Andrea Girotto ha conquistato il titolo mondiale senior di pattinaggio artistico

Domenica 27 Settembre 2015
Andrea Girotto ha conquistato il titolo mondiale senior di pattinaggio artistico a rotelle, l'altra notte (in Italia), a Cali, in Colombia. Il campione del Musano ha totalmente ribaltato la classifica provvisoria del corto, che lo collocava al terzo posto, alle spalle dell'azzurro Luca Lucaroni e del brasiliano Gustavo Casado, con un esercizio libero tecnicamente e, soprattutto, artisticamente perfetto, mentre l'altro azzurro, avendo commesso un errore, è arretrato al secondo posto.
Dicevamo del segmento artistico perché, in questo caso, ben cinque giudici su sette gli hanno assegnato il voto massimo, dieci, per un totale di 137,50 punti. Su un disco di René Aubry, che si ispira alla danza moderna, ha ottenuto non solo di vincere la sua prima medaglia d'oro iridata da senior, ma anche quello di emozionare chi l'ha seguito, in loco e in Tv, come il suo allenatore, Paolo Colombo. «Sono orgoglioso di Andrea - ha confessato il suo tecnico - perché so il lavoro e l'impegno che c'è dietro questa prestazione. Conosco bene la sua determinazione e non posso che essere soddisfatto».
Andrea, da Cali, ha fatto sapere di essere ovviamente molto felice. «Non me l'aspettavo - ha spiegato, mentre era ancora nel suo costume, ispirato ai dipinti del pittore Piet Mondrian - avevo avversari molto forti, ma io ero molto tranquillo. Non mi aspettavo di salire sul gradino più alto del podio. È una sensazione molto bella che non capita di provare tutti i giorni».
«Mi sono avvicinato a questo disciplina - ha continuato Andrea - quando avevo tre anni, per gioco. Poi è nata la passione, ma anche la fortuna di potermi allenare con Paolo, presso un palazzetto a due passi da casa, ha fatto il resto. So benissimo che il limite di questo sport è che non c'è nei programmi olimpici, quindi i mondiali sono il massimo. Per questo sono contento di aver raggiunto quest'obiettivo».
La parte artistica è quella che ha pagato di più. «Infatti la considero fondamentale. Un atleta con un buon bagaglio tecnico non è completo, nel nostro sport è necessaria la parte artistica, almeno quanto quella tecnica. Un disco pattinato bene, con una bella coreografia, lascia qualcosa in più allo spettatore - ha concluso il neo campione - e il massimo, secondo me, lo si raggiunge quando si è dispiaciuti che il pattinatore ha già terminato la prova». E questa volta può dire di esserci riuscito.
La notte scorsa, è toccato ai gruppi, piccoli e grandi.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci