Viaro: «Voglio fare il sindaco, non corro per la Regione»

Lunedì 17 Febbraio 2020
Viaro: «Voglio fare il sindaco, non corro per la Regione»
POLITICA
ROVIGO Forza Italia annuncia la candidatura di Luigi Viaro tra le sue file per elezioni regionali, ma il sindaco di Lendinara smentisce categoricamente: «Lusingato dalla proposta, ma preferisco fare il primo cittadino». La smentita arriva all'indomani delle dichiarazioni fatte dal coordinatore regionale azzurro Michele Zuin, che ha già annunciato i nomi dei candidati alla Regione per il partito, citando per il Polesine proprio Viaro, oltre alla consigliera comunale di Taglio di Po Laila Marangoni. Nominativi non trapelati, dunque, ma annunciati in via ufficiale e quindi dati per certi.
IL GRAN RIFIUTO
Ma il colpo di scena è dietro l'angolo: Viaro, interpellato, assicura in modo categorico che il suo nome non sarà in lista per le Regionali di maggio per non dover rassegnare le dimissioni dalla carica che già ricopre. Appena divulgata la notizia delle candidature di Fi il sindaco di Lendinara ha ricevuto moltissimi messaggi di amici e conoscenti a sostegno della sua corsa per la conferma del governatore Luca Zaia. «Messaggi che mi hanno fatto piacere e per i quali ringrazio tutti dice Ma non sarò candidato. Mi hanno fatto una proposta seria, ma tra fare il sindaco e fare il candidato alle Regionali scelgo di fare il sindaco». Non c'è quindi una sua candidatura in vista, nonostante la comunicazione dei vertici regionali di Fi? «Nessuna candidatura, so che hanno fatto anche il mio nome, ma non c'è la mia firma. È un'idea che hanno, stanno coinvolgendo diversi amministratori impegnati in vari comuni, questo è vero, ma è un percorso lungo che per me non trova conferma in questo momento. La proposta mi lusinga certamente, ma io mi sono candidato per guidare il mio comune e i cittadini mi hanno affidato il mandato per cinque anni. Quindi faccio e farò il sindaco».
C'è stato un qui pro quo col partito sull'accettazione della proposta? «No, mi hanno chiesto disponibilità e ne stavamo ragionando, sempre però premettendo da parte mia che comunque non posso rinunciare a fare il sindaco. È un dialogo aperto, ma non c'è sicuramente la mia adesione alla candidatura. Non c'è alcuna polemica, non è uno sgambetto. So che stanno puntando sugli amministratori locali, ho visto tra le ipotesi diversi nomi di persone impegnate da tempo, ma non mi risulta che sabato siano state sottoscritte candidature. Io comunque non ho partecipato a nessun incontro. Ringrazio chi mi considera un punto di riferimento, questo mi inorgoglisce, ma l'idea di dover rinunciare a fare il sindaco mi toglie la possibilità in questo momento di aderire ad altro. Ho iniziato il mio secondo mandato 7 mesi fa e sono stato eletto col 79 per cento dei voti, mi sembrerebbe una cosa sciocca dover dare le dimissioni. Non è per falsa modestia, chi non farebbe il consigliere regionale? Io farei anche il presidente del Consiglio dei ministri, farei tutto, ma sono stato eletto per fare il sindaco e quindi continuerò a farlo». Non vedremo, quindi, il suo nome in lista? «No. Non è tagliare la faccia a nessuno, che mi abbiano proposto di candidarmi e che ne abbiamo ragionato è vero, ma di fronte alla possibilità di essere candidato e di dover dare le dimissioni da sindaco non ho dubbi, non posso accettare. Quindi ringrazio molto, sarò al fianco di amici che si impegnano, perché sicuramente come mia posizione personale mi colloco nell'area di centrodestra, però continuerò a fare il primo cittadino. Se fossi in scadenza di mandato potrei valutarlo, ma ora significherebbe gettare alle ortiche tutto il lavoro che si sta facendo, anche quel clima che si è costruito attorno a me e insieme alle persone con cui sto lavorando. Insomma, non è il momento».
Ilaria Bellucco
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