Sotto il peso dei sei dirigenti indagati vacilla anche il contributo di Cariparo

Sabato 20 Luglio 2019
Sotto il peso dei sei dirigenti indagati vacilla anche il contributo di Cariparo
LE REAZIONI
ROVIGO Due episodi in tre anni di matricola finita in pasto all'opinione pubblica, e nel secondo caso anche in mano alla magistratura, possono far vacillare un contributo annuo superiore ai 100mila euro? A pochi giorni dalla chiusura delle indagini comunicata a quattro giocatori e sei adulti responsabili della Monti Junior, la domanda sembra legittima.
I FONDI CARIPARO
La società rossoblù poggia gran parte della sua attività ai campi del Battaglini su un sostanzioso finanziamento che la Fondazione Cariparo eroga ogni stagione a sostegno delle nuove leve del rugby rossoblù.
SOCIETÀ RICCA
Linfa vitale, dalla quale tante altre realtà sportive della città e della provincia, anche con iscritti più numerosi, non possono attingere, se non in parte decisamente inferiore attraverso il bando Sportivamente che la Fondazione da otto anni promuove avvalendosi del coordinamento del Coni Point di Rovigo. Nell'ottava edizione attualmente in corso, per esempio, saranno distribuiti a 61 società sportive buoni acquisto per 130mila euro in totale. Poco più di quanto incassato dalla sola Monti Junior.
RIFLETTORI PUNTATI
Se però gli spazi più grandi occupati sui giornali dalla società rossoblù negli ultimi anni riguardano casi di presunti scherzi degenerati, anzichè risultati sportivi colti sul campo, allora il problema sembra porsi, al netto del maggiore clamore mediatico che un fatto negativo solitamente ha rispetto a uno positivo. Sull'ultimo caso la Fondazione al momento non può esporsi per via di un codice etico che impedisce ai suoi consiglieri di avere rapporti diretti con la stampa. Così, al vicepresidente dell'ente Giuseppe Toffoli abbiamo chiesto poche battute solo in qualità di ex bersagliere ed ex presidente della Rugby Rovigo. «Nella mia carriera di rugbista non ho mai subito la matricola', però ne ho viste fare tante confessa Sono episodi da spogliatoio e purtroppo ci sono sempre stati, ma oggi si inseriscono in una società profondamente cambiata».
LA VOCE DEL CONI
Ne è convinto anche Lucio Taschin, delegato provinciale del Coni. «Gli scherzi nello sport è giusto ci siano, ma episodi come quello in questione vanno assolutamente evitati per non rischiare di ledere la sensibilità dei nostri ragazzi e per non turbare gli assetti familiari. Mi auguro che questa situazione si chiarisca presto, soprattutto per il bene dei giovani coinvolti. E' proprio a loro che va il mio pensiero più grande sottolinea il numero uno dello sport polesano - In questi casi non c'è mai chi vince o chi perde, ci sono tante persone che perdono contemporaneamente per motivi diversi. Come Coni Point Rovigo abbiamo cercato di far emergere problematiche di questo genere con approfondimenti su bullismo e cyberbullismo, anche se in questo caso mi sembra eccessivo scomodare questi termini. Bisogna comunque avere il coraggio di non nascondere questi fenomeni e allo stesso tempo prestare attenzione alle nuove e diverse sensibilità delle persone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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