La soluzione ai debiti del polo natatorio si sta avvicinando

Venerdì 24 Gennaio 2020
La soluzione ai debiti del polo natatorio si sta avvicinando
IL PESO ECONOMICO
ROVIGO «In merito al caso piscine siamo ormai in dirittura di arrivo. Non ho fretta di risolvere il nodo in quanto non sono in campagna elettorale. Ho nulla da dimostrare. Il mio obiettivo è trovare una soluzione per il bene dell'amministrazione e della cittadinanza. Al costo di impiegarci qualche settimana in più».
Il sindaco Edoardo Gaffeo spiega così la delicata questione delle piscine che continua a tenere sulle spine il Comune e legati i bilanci comunali.
LA VICENDA
A complicare la risoluzione dell'intricata questione, il fallimento di Veneto nuoto, la società che realizzò la piscina, e su cui grava una ingiunzione di pagamento di quasi 7 milioni derivati dalle rate del mutuo, contratto dalla società nei confronti della banca per la realizzazione del polo natatorio. Il saldo del conto, ora, viene chiesto al Comune in virtù di una clausola della convenzione tra Comune e Veneto nuoto che prevede la surroga: ovvero che in caso di mancato pagamento nei debiti, subentri il Comune. Accanto scorre poi un'altra matassa legata sempre alle piscine, quella del lodo Baldetti, nato all'interno del project financing per la realizzazione del polo natatorio e che vede il Comune già condannato a pagare 1,4 milioni per il ritardo nella consegna della vecchia piscina. Lodo appellato dal Comune e pendente in tribunale a Venezia.
SOLUZIONE VICINA
Sul fronte del fallimento di Veneto nuoto e della surroga del debito, il Comune sembra vicino alla risoluzione. Tra poche settimane i consiglieri comunali avranno in mano un dossier completo sul caso e l'attesa proposta di accordo e a quel punto il costo dell'operazione sarà reso noto. «È una vicenda che va avanti da 16 anni - fa notare il sindaco - qualche settimana in più non è rilevante per arrivare finalmente a una quadra, non è di sicuro rilevante in questo momento».
ASSISTENZA
Il sindaco ha fatto sapere, inoltre, che nonostante la diminuzione dei trasferimenti ai Comuni del Fondo solidarietà, l'amministrazione, nei giorni scorsi, ha deciso di non tagliare alcun servizio al settore del Sociale. «I 184mila euro che quest'anno non ci verranno versati - ha fatto sapere il sindaco - saranno conferiti dalle risorse comunali fino all'ultimo centesimo, in quanto non abbiamo alcuna intenzione di penalizzare un settore già in difficoltà come quello dell'assistenza fornita e dei sussidi concessi alla fascia più debole della cittadinanza».
SOSTEGNI PER LA CASA
Il decreto fiscale del Governo ha penalizzato i Comuni più virtuosi. A guadagnare con le nuove regole, infatti, sono i piccoli Comuni del Mezzogiorno, in quanto nel 2020 le regole per la ripartizione del fondo sono cambiate, se pure con un meccanismo graduale che andrà a regime tra un decennio. Nonostante i tagli, il sindaco di Rovigo ha annunciato però che «i servizi essenziali destinati al Sociale non verranno toccati». In bilancio, inoltre, sono stati destinati 50mila euro all'emergenza abitativa.
R.Mer.
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