LA LOTTA AL COVID-19
ROVIGO L'8 marzo segnerà l'inizio della campagna di

Mercoledì 24 Febbraio 2021
LA LOTTA AL COVID-19
ROVIGO L'8 marzo segnerà l'inizio della campagna di vaccinazione del personale delle scuole polesane. Ad annunciarlo, Antonio Compostella nella sua ultima apparizione pubblica virtuale prima della fine del suo mandato da direttore generale dell'Ulss, il 28 febbraio: «È una data concordata con i dirigenti scolastici e con il provveditore Roberto Natale. Potevamo partire anche prima, ma anche le scuole dovevano organizzarsi internamente - spiega - C'è voluto anche un po' di tempo per curare gli aspetti informatici. Abbiamo a disposizione 4mila dosi di vaccino AstraZeneca, individuato per l'utilizzo nel personale scolastico perché è al momento indicato per utilizzo in persone dai 18 ai 55 anni, anche se Aifa ha già definito la possibilità di utilizzarlo fino ai 65 anni. Visto che la seconda somministrazione è prevista dopo 10 o 12 settimane, queste 4mila dosi le utilizzeremo tutte per le prime somministrazioni, per cercare di vaccinare rapidamente tutto il personale della scuola. Dovremmo completare il primo giro in un paio di settimane: si tratta di circa 5mila persone fra scuole pubbliche e private. L'attività si svolgerà nei tre centri di Rovigo, Adria e Trecenta. Le persone al di sopra dei 55 o 65 anni saranno vaccinate parallelamente ai colleghi in rapporto alla disponibilità dei vaccini Pfizer o Moderna. Ma tutto il personale che aderirà sarà vaccinato e mi auguro che l'adesione sia alta, perché la scuola è un caposaldo della vita socioculturale e deve continuare la propria attività in modo più sicuro possibile».
I DUBBI SUL VACCINO
È lo stesso Compostella a entrare poi nel merito del dibattito su questo tipo di vaccino: «Credo che abbiate sentito tutti che ci sono state segnalazioni di reazioni, ma non c'è da stupirsi. Il vaccino AstraZeneca non è pericoloso, ha superato tutti i livelli di valutazione su sicurezza ed efficacia. In Gran Bretagna viene utilizzato a tappeto e vaccinando milioni di persone. Questo perché già con una prima dose nella popolazione meno anziana garantisce un'efficacia attorno al 75%. È sicuro ed efficace, ma come ogni vaccino ha effetti collaterali: attesi, prevedibili e non pericolosi, che durano un giorno un giorno e mezzo, più frequenti nelle persone più giovani e con la seconda dose».
CONTAGI A SCUOLA
Proprio in ambito scolastico, la positività di uno studente della scuola media Casalini di Rovigo, quella di due studenti di due diverse classi della scuola media di Villadose e quella di uno studente della media Bonifiacio di Rovigo hanno fatto scattare la quarantena per le rispettive classi. Ma il quadro è sempre rassicurante: in tutto sono 17 le nuove positività emerse ieri, esattamente pareggiate da 17 guarigioni. E se risalgono, da 48 a 51, i ricoverati, la buona notizia di ieri è che non si sono registrati nuovi decessi. Un ulteriore segnale di speranza. Così come sembra volgere al sereno la situazione nelle case di riposo, dove rimangono solo 6 positività residuali fra gli ospiti. «Da quasi un mese non abbiamo più nuove positività rimarca il dg - e questo è un esempio chiaro dell'efficacia della vaccinazione, perché abbiamo tempestivamente completato la doppia somministrazione nelle Rsa, mentre non si è ancora conclusa quella per gli operatori sanitari perché permane il problema della disponibilità insufficiente dei vaccini».
CAMPAGNA VACCINALE
Per quanto riguarda l'ulteriore filone della vaccinazione, quella degli ottantenni, la buona notizia è che il numero dei vaccinati sui chiamati è salito nettamente, attestandosi all'85%. «Dopo i primi dati anche un po' sconfortanti sta aumentando sottolinea Compostella - E dopo i disguidi iniziali, con il mancato recapito o l'arrivo in ritardo delle lettere di convocazione, abbiamo messo in campo anche una serie di altre modalità di rinforzo con Comuni e associazioni. Sabato solo 11 persone non si sono effettivamente presentate, 4 a Rovigo, 2 a Trecenta e 5 ad Adria. Nei Comuni che fanno riferimento ai tre centri di Rovigo, Adria e Trecenta abbiamo terminato i nati nel 41 e stiamo convocando anche le fasce d'età superiori. Dal primo marzo, invece, si fermeranno questi tre centri e partirà l'attività Lendinara, Castelmassa, e Porto Viro-Porto Tolle, con la classe 41 di quelle aree. Pur con lentezza, dovuta al problema che interessa tutta l'Italia della carenza di vaccini, l'attività va avanti».
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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