BONIFICA
ROVIGO Un'estate di difficoltà e con temperature superiori alla

Giovedì 22 Agosto 2019
BONIFICA
ROVIGO Un'estate di difficoltà e con temperature superiori alla media, ma dove non si è mai arrivati a un rischio siccità grazie al buon lavoro congiunto tra agricoltori, associazioni di categoria e il Consorzio di bonifica Adige Po, con la necessità comunque evidenziata di continuare a intervenire e a investire per continuare a scongiurare problematiche simili anche in futuro, nell'impegno continuo per dissetare la campagna senza gravare sulle risorse idriche disponibili.
«Si è evidenziata una maggiore esigenza per soddisfare la richiesta delle colture in campo - spiega il presidente del Consorzio, Mauro Visentin - con il personale e le strutture, come idrovore e scolmatori, abbiamo cercato di venire incontro a questa necessità, utilizzando le risorse disponibili».
GESTIONE DELL'ACQUA
Una situazione di relativa tranquillità evidenziata anche dal direttore del Consorzio, l'ingegner Giancarlo Mantovani, visto che i livelli dei fiumi, Adige e Po in primis, hanno mantenuto una portata sufficiente, consentendo un corretto afflusso nei canali, ma il monitoraggio continua con l'esigenza di vegliare in caso di qualsiasi evento. Nella prossima primavera sono previsti anche ulteriori interventi, con progetti cantierabili già messi in preventivo dal consiglio di amministrazione e dagli uffici tecnici consorziali. «Quest'anno non abbiamo vissuto per fortuna un allarme siccità - aggiunge Visentin - ma si deve guardare avanti e prevenire, essere tutti responsabili e mettere in atto un uso intelligente nel prelievo della risorsa idrica dai nostri canali. Già si nota nel territorio dell'ente consortile Adige Po un prelievo intelligente fra imprenditori agricoli che non mettono in funzione contemporaneamente i propri strumenti di irrigazione, ma coordinati dal Consorzio e interloquendo fra di loro cercano di turnarsi nell'irrigazione, avendo così nei canali maggiore e continua disponibilità idrica».
OPERE E RISPARMI
A Badia, dopo un importante intervento strutturale che regolarizza l'entrata dell'acqua dall'Adige, ma soprattutto di sicurezza idraulica, dato che porte e pompe necessitavano di un immediato intervento, l'acqua dell'Adige ha iniziato a entrare da sola senza l'utilizzo delle quattro pompe a disposizione alla presa Bova, con un risparmio di consumo di energia che per il mese di giugno è stato di circa 40mila euro rispetto allo stesso mese del 2017. Così come sono stati fatti acquisti di moderna tecnologia per l'utilizzo delle risorse idriche e il controllo di eventi calamitosi monitorati con maggiore sicurezza da parte del Consorzio stesso.
A.Gar.
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