Arte e tecnologia, studenti stimolati a sbizzarrirsi

Lunedì 25 Marzo 2019
TAGLIO DI PO
Le classi seconde della scuola media E. Maestri hanno incontrato Irene Catozzi, neo laureata in Nuove Tecnologie per le Arti presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia e fresca di master presso BigRock di Treviso, che ha tenuto una lezione dal titolo: L'arte sfida la tecnologia e la tecnologia ispira l'arte. Questa attività rientra in un progetto proposto dalla docente Roberta Bonvicini per offrire agli alunni, proposte di orientamento agli studi, ma soprattutto per far scoprire le varie sfaccettature che il linguaggio artistico può offrire.
A scuola Irene Catozzi ha esordito con un breve video, sapientemente composto, che come una mitragliata ha fatto vedere velocemente videogiochi e film famosi che i ragazzi hanno riconosciuto subito. Così ha cominciato in modo dinamico un dialogo che ha condotto gli alunni a vedere pian piano tutte le tappe che servono per fare animazione. Ha illustrato la cronistoria dell'animazione di Walt Disney, raccontato della Pixar di Toy Story, alternando l'uso di termini tecnici, che hanno fatto entrare in un mondo professionale ad altri che hanno trasportato nel fantastico e ci fanno sognare.
VIDEO DIDATTICI
Ogni breve video didattico è stato sorprendente, si parla di concept art, di modellazione dei personaggi, di distribuzione nel mercato delle opere prodotte e di tantissimo altro. A fine di questa spiegazione Irene Catozzi si è rivolta agli alunni affermando: «Non tutti possono diventare grandi artisti, ma l'artista può rivelarsi in chiunque!». Ad alcuni che le hanno chiesto opinioni sui loro disegni ha suggerito dice «di continuare a disegnare e di non abbattersi se si sbaglia, perché gli errori ci migliorano».
Irene ha proseguito illustrando la sua amata BigRock. Una scuola organizzata come un campus americano, che le ha permesso di realizzare la sua professionalità. E che le ha insegnato il lavoro di squadra, così importante sia in questo tipo di professione che nella società. La giovane ha concluso la lezione mostrando il suo lavoro di tesi la Bottega degli Amici Immaginari, opera che alcuni hanno definito una sorta di metafora di BigRock, dove i bottegai riescono magicamente a rendere possibile il mondo dell'immaginario. «Auspico - ha concluso la docente Roberta Bonvicini - che la sua energia abbia attraversato i miei studenti, ringrazio Irene per la collaborazione; mi unisco all'appello più volte esposto da lei che per trovare la propria strada bisogna prima perdersi».
Giannino Dian
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