Sequestrati fuochi e luminarie illegali

Venerdì 10 Dicembre 2021
Sequestrati fuochi e luminarie illegali
L'OPERAZIONE
PADOVA I numeri fanno rabbrividire. E preoccupa il fatto che l'illegalità non abbia coinvolto soltanto le attività del Cic, il Centro Ingrosso Cina di corso Stati Uniti. Sei infatti le attività commerciali pizzicate dalla Guardia di finanza, durante gli abituali controlli prima delle festività, a vendere articoli pirotecnici e luminarie natalizie non a norma. I baschi verdi del Gruppo di Padova e della compagnia di Este hanno messo sotto sequestro circa 458mila fuochi d'artificio detenuti irregolarmente, per un peso complessivo di 5,3 tonnellate, contenenti polvere pirica per oltre 5 quintali e mezzo, e quasi 1,3 milioni di luminarie che non rispettavano le normative di legge. Il valore della merce sottratta ai commercianti si aggira sui quattrocentomila euro.
IL BLITZ
L'attività di monitoraggio dei baschi verdi, caldeggiata dal ministero dell'Interno in questo particolare periodo dell'anno, ha preso avvio dal Centro Ingrosso Cina. Durante una giornata festiva le Fiamme gialle avevano assistito allo scarico di un'ingente quantitativo di fuochi artificiali da un autoarticolato. La merce è stata recapitata ad un grossista di corso Stati Uniti che non aveva mai comunicato in precedenza alle autorità competenti questo tipo di attività. A quel punto i finanzieri hanno ricostruito la filiera di approvvigionamento dei prodotti. Poi hanno dato il via agli accertamenti. E sono immediatamente spuntate fuori le irregolarità. I fuochi d'artificio erano stati stoccati in assenza delle più elementari precauzioni, quindi in condizioni di oggettivo pericolo. Le confezioni di botti erano state nascoste dietro altri prodotti infiammabili, senza il benché minimo distanziamento richiesto dalle norme di sicurezza, con il concreto rischio di provocare un incendio. Bengala, petardi e batterie pirotecniche non potevano essere custoditi in quella maniera. A fronte delle decine di vittime e feriti registrati ogni volta in occasione del Capodanno, la normativa di settore ha introdotto regole severe e stringenti per lo stoccaggio. In particolare è stato imposto l'utilizzo di manichette ed estintori, in grado di contenere la capacità deflagrante ed esplosiva della polvere pirica.
I controlli sono stati poi estesi a tutte le attività dedite al commercio di fuochi d'artificio. Oltre a due grossisti del Cic sono risultati fuorilegge un esercizio commerciale ubicato in città, nei pressi della stazione ferroviaria, e altri tre, rispettivamente a Due Carrare, Camposampiero e Casale di Scodosia. I legali rappresentanti delle società coinvolte sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per commercio illegale di materiale esplodente e omissione colposa di cautele o difese contro disastri o infortuni sul lavoro. I rispettivi dispositivi antincendio sono risultati inidonei o comunque inutilizzabili in presenza di grossi quantitativi di prodotti ad alto potenziale esplosivo.
Due dei sei esercenti sono finiti nei guai per aver immesso in commercio luminarie natalizie in violazione delle normative europea e nazionale che disciplinano la vendita dei prodotti elettrici a bassa tensione. Le luminarie sono state ritirate dal mercato con un sequestro di natura amministrativa, in quanto sprovviste di etichettatura e di informazioni sull'indice di surriscaldamento, necessarie ad evitare scosse, corti circuiti o addirittura incendi durante l'installazione degli addobbi natalizi. I due commercianti in questione sono stati segnalati alla Camera di Commercio per l'applicazione delle sanzioni amministrative.
Luca Ingegneri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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