Residence al Boschetti: c'è la firma

Sabato 27 Novembre 2021
Residence al Boschetti: c'è la firma
LA SVOLTA
PADOVA Quattro anni fa, quando si era iniziato parlarne, la possibilità di una permuta tra Comune e privati pareva un'operazione visionaria, complessa e avveniristica in ambito urbanistico. Invece l'idea di cedere a questi ultimi le due palazzine Liberty situate tra via Trieste e piazzale Boschetti, in cambio dell'acquisizione da parte di Palazzo Moroni dei terreni edificabili con cui triplicare il parco Iris, da ieri è realtà. Si è conclusa con la stipula dell'accordo firmato da Sergio Giordani e dall'ingegner Franco Ferraro, consigliere delegato di Liberty srl che raggruppa le 2 società proprietarie, infatti, una vicenda che si trascina da due decenni fa, durante i quali si sono susseguite varie ipotesi, come l'abbattimento dei due edifici (salvati grazie al vincolo della Soprintendenza) e la realizzazione di un auditorium interrato nel sito che anni fa ospitava la stazione delle corriere.
Alla fine, invece, verrà concretizzato un unico progetto, firmato dall'architetto Lorenzo Attolico, che trasformerà l'intero comparto. Da un lato è prevista la riqualificazione, e l'ampliamento con elementi di acciaio e vetro, della coppia di immobili storici con la realizzazione al loro interno di residenze ricettive con affaccio sulla Cappella degli Scrovegni, tipo quelle realizzate a Brescia e a Bergamo con servizi accessori, spazi di aggregazione e cucina autonoma, da affittare per esempio agli over 65 autosufficienti, oltre a un ristorante al pianterreno e al primo, a una caffetteria-serra-giardino immersa nel verde sul tetto ovest, con uno spazio per eventi di 150 metri quadri: la vela metallica che unirà i 2 edifici conterrà questi servizi. Interessate alla gestione ci sono più cordate. Dall'altro, invece, sulla superficie dell'ex terminal dei bus sorgerà il Parco Tito Livio, i cui cantieri, per un importo di 2,3 milioni di euro, si concluderanno in primavera.
I dettagli sono stati illustrati in Municipio dal primo cittadino, dallo stesso Ferraro, dal vicesindaco Andrea Micalizzi, dagli assessori Chiara Gallani e Andrea Ragona, e dall'avvocato Sergio Dal Pra, rappresentante dei privati.
L'accordo prevede una stima delle palazzine di 5,6 milioni di euro, a fronte dei 4,8 che rappresentano la valutazione del terreno che verrà inglobato nel parco Iris, il quale si svilupperà su 250 ettari. I proprietari delle aree, per andare a conguaglio, si accolleranno 630 mila euro di lavori pubblici nell'area del Boschetti, eventuali oneri di bonifica e investimenti per strade, marciapiedi e piste ciclabili.
IL COMUNE
A spiegare i dettagli è stato lo stesso Giordani. «Abbiamo concluso un'operazione importantissima e difficilissima, centrando più obiettivi. L'idea era stata di Arturo Lorenzoni, che oggi ho invitato, ma che aveva impegni all'Università. Poi la trattativa è andata avanti grazie a un lavoro di squadra. Con questo intervento evitiamo la costruzione di nuovi edifici in un'area verde e triplichiamo il Parco Iris, che diventa un gigantesco polmone verde. Inoltre, nelle palazzine del Boschetti troveranno spazio un ristorante, uffici e altri spazi per la comunità, nell'area adiacente al Parco Tito Livio, che sarà pronto a marzo».
«Grazie a una visione condivisa - ha aggiunto Chiara Gallani - manterremo le palazzine, non consumeremo suolo e triplicheremo l'Iris». «Andiamo a rigenerare l'esistente - ha proseguito Ragona - che è la visione che seguiamo nel Piano degli Interventi». «Questo - ha evidenziato Micalizzi - è un modo ecologico e sostenibile di gestire il territorio. E il parco Tito Livio sarà uno dei siti più incantevoli della città».
I PRIVATI
«Il progetto - ha ricordato Ferraro - nasce nel 2017, su proposta di Giordani e Lorenzoni. Una cosa complessa e la decisione di accettare la scommessa è seguita alla considerazione dell'ottima posizione immobiliare e al fatto che in questo modo si andava a creare un qualcosa interessante per Padova, con risvolti economici importanti. Da qui siamo partiti faticosamente, perchè gli immobili sono vincolati. Poi grazie al lavoro con la Soprintendenza di Colasio e Attolico si è riusciti a integrare le palazzine con il Parco Tito Livio, in un progetto di grande qualità e questo è il secondo motivo che ci ha convinti. Per la realizzazione stiamo decidendo e abbiamo contatti con società di gestione anche internazionali. Il complesso avrà vocazione ricettiva ampia: sarà un residence con varie destinazioni. Lo vedremo circa 2 anni e mezzo».
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci