Don Mario Ceccato spegne cento candeline

Giovedì 30 Aprile 2020
GALZIGNANO
Cent'anni di vita, 77 dei quali dedicati alla sua missione sacerdotale e 62 alla guida della comunità di Galzignano. A festeggiare il compleanno centenario di don Mario Ceccato, decano dei sacerdoti della Diocesi padovana è arrivato, ieri mattina, niente meno che un telegramma del Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin. L'abbraccio più forte è stato però quello della gente del suo paese. Don Mario, infatti, ha tenuto a battesimo, avviato ai sacramenti, sposato ed accompagnato nell'ultimo viaggio tantissime generazioni. Il legame con Galzignano è stato stretto al punto che l'anziano sacerdote ha mantenuto sinora in canonica la sua casa, restando una presenza attiva fra la sua gente. Solo la prudenza di evitare il rischio del contagio lo ha posto negli ultimi mesi in situazione di isolamento. Anche ieri don Mario non ha rinunciato ad officiare la messa, sia pure con l'aiuto dei suoi assistenti. Poi è iniziata per lui la lunga trafila degli auguri, inaugurata dal sindaco, Riccardo Masin, tenuto a battesimo proprio dall'anziano sacerdote. La storia di don Mario Ceccato è del resto la testimonianza di un instancabile impegno pastorale. Nativo di S. Giorgio delle Pertiche, fu ordinato il 24 giugno 1943, dall'allora vescovo Carlo Agostini. Nei difficili anni della guerra, è stato al servizio della popolazione padovana allora alle prese con i bombardamenti, nella parrocchia cittadina del Carmine, per poi continuare la sua missione in provincia, e precisamente a Legnaro, Monselice e Ponte di Brenta. Nel 1949 don Mario è approdato al collegio vescovile Barbarigo, dove è rimasto sino al 1952 a svolgere il compito di direttore. Dopo passaggi a Thiene e Montegrotto, nel 1957 il sacerdote decano della Diocesi è arrivato a Galzignano dove ha voluto fermarsi per il resto della vita. Ed è qui che, fra le tantissime opere, ha diffuso il suo amore per la musica, fondando il Coro Monte Venda portandone alla guida il celebre maestro Gianni Malatesta. Fino all'inverno scorso, don Mario celebrava puntualmente la messa, facendosi assistere unicamente per le letture a causa di un forte affaticamento alla vista. Il resto della liturgia, naturalmente, lo conosceva a memoria. «Si indovinerebbe con molta difficoltà l'età centenaria di don Mario ha detto con affetto il parroco di Galzignano, don Danilo Isatti non fosse altro per la sua grande lucidità e la profondità di spirito che ancora lo anima. Nel suo sguardo e anche nella sua ancora forte stretta di mano c'è sempre il calore e la franchezza che lo ha sempre animato. Ieri scherzando mi ha detto che quella celebrata potrebbe essere la sua ultima messa. Io gli ho augurato di poter sentire ogni anno e per tanto tempo ancora questa sua preoccupazione».
L.P.
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