VIABILITA' CITTADINA
BELLUNO Il consigliere di minoranza Fabio Bristot va all'attacco: come è messa la città con la manutenzione dei suoi tanti ponti e delle sue passerelle? Cosa si sta realmente facendo? Agli annunci seguono veramente delibere e stanziamenti per sistemare quello che non va? Sono molte le domande che si pone il consigliere del Gruppo Misto, un tempo capogruppo di maggioranza.
LE CRITICHE
La sua riflessione ripercorre un elenco abbastanza nutrito di opere infrastrutturali che avrebbero bisogno di un intervento da parte del Comune. Fabio Bristot si chiede, per esempio, «se le spallette del ponte delle fontane di Fisterre siano state messe a norma. Che ne è poi della passerella?». Le spallette sono i parapetti dello stesso. Anche quelle del ponte della Veneggia non sembrerebbero essere messe bene: «è già morta una persona (era l'ottobre 2018 Ndr) e più recentemente c'è già stato anche altro codice tre, a che punto siamo?», si chiede Bristot. Passando poi alla sinistra Piave, troviamo il ponte di Levego «per il collegamento con la Costa che da più di un anno è chiuso. Mi piacerebbe sapere cosa si sta facendo», rincara il consigliere comunale, che è venuto a sapere come «alcuni elementi del Ponte della Vittoria si stanno muovendo, oltre al fatto che ci sono dei giunti scoperti ormai da diversi mesi. Cosa si intende fare?». Per quanto invece riguarda la strada panoramica, via Dino Buzzati, Fabio Bristot ha ricordato come ci fosse «uno studio del 2002 che diceva che andavano fatti dei monitoraggi . Ne sono mai stati fatti, qual è l'esito? Verrebbe da dire: a che ponte siamo?», insiste concludendo su un passaggio sul ponte Bailey. A tal proposito il consigliere si era informato dettagliatamente, tanto che all'inizio di luglio aveva presentato un'interrogazione a Palazzo Rosso. In estrema sintesi la sua riflessione riguarda il fatto che, ad oggi, sono stati spesi quasi 4 milioni di canoni per il noleggio del ponte Bailey, pari alla metà del costo di un'opera definitiva. Fino a quando può essere prorogata la concessione dell'attuale ponte Bailey? Perché non sono state avviate le procedure per la realizzazione di un nuovo ponte definitivo? Dal canto suo l'amministrazione comunale, per bocca dell'assessore alla Viabilità, Biagio Giannone, ha replicato come gli uffici stiamo predisponendo un progetto preliminare. Ma sono ormai in molti a dubitare che la città di Belluno vedrà un ponte sul Piave definitivo prima dalla fine del mandato di Jacopo Massaro. Il problema, come è facile immaginare, è quello legato alle risorse economiche. E nulla, fino ad ora, è valso ricordare che l'infrastruttura ha portata provinciale. (Fe.Fa.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Il consigliere di minoranza Fabio Bristot va all'attacco: come è messa la città con la manutenzione dei suoi tanti ponti e delle sue passerelle? Cosa si sta realmente facendo? Agli annunci seguono veramente delibere e stanziamenti per sistemare quello che non va? Sono molte le domande che si pone il consigliere del Gruppo Misto, un tempo capogruppo di maggioranza.
LE CRITICHE
La sua riflessione ripercorre un elenco abbastanza nutrito di opere infrastrutturali che avrebbero bisogno di un intervento da parte del Comune. Fabio Bristot si chiede, per esempio, «se le spallette del ponte delle fontane di Fisterre siano state messe a norma. Che ne è poi della passerella?». Le spallette sono i parapetti dello stesso. Anche quelle del ponte della Veneggia non sembrerebbero essere messe bene: «è già morta una persona (era l'ottobre 2018 Ndr) e più recentemente c'è già stato anche altro codice tre, a che punto siamo?», si chiede Bristot. Passando poi alla sinistra Piave, troviamo il ponte di Levego «per il collegamento con la Costa che da più di un anno è chiuso. Mi piacerebbe sapere cosa si sta facendo», rincara il consigliere comunale, che è venuto a sapere come «alcuni elementi del Ponte della Vittoria si stanno muovendo, oltre al fatto che ci sono dei giunti scoperti ormai da diversi mesi. Cosa si intende fare?». Per quanto invece riguarda la strada panoramica, via Dino Buzzati, Fabio Bristot ha ricordato come ci fosse «uno studio del 2002 che diceva che andavano fatti dei monitoraggi . Ne sono mai stati fatti, qual è l'esito? Verrebbe da dire: a che ponte siamo?», insiste concludendo su un passaggio sul ponte Bailey. A tal proposito il consigliere si era informato dettagliatamente, tanto che all'inizio di luglio aveva presentato un'interrogazione a Palazzo Rosso. In estrema sintesi la sua riflessione riguarda il fatto che, ad oggi, sono stati spesi quasi 4 milioni di canoni per il noleggio del ponte Bailey, pari alla metà del costo di un'opera definitiva. Fino a quando può essere prorogata la concessione dell'attuale ponte Bailey? Perché non sono state avviate le procedure per la realizzazione di un nuovo ponte definitivo? Dal canto suo l'amministrazione comunale, per bocca dell'assessore alla Viabilità, Biagio Giannone, ha replicato come gli uffici stiamo predisponendo un progetto preliminare. Ma sono ormai in molti a dubitare che la città di Belluno vedrà un ponte sul Piave definitivo prima dalla fine del mandato di Jacopo Massaro. Il problema, come è facile immaginare, è quello legato alle risorse economiche. E nulla, fino ad ora, è valso ricordare che l'infrastruttura ha portata provinciale. (Fe.Fa.)
