La mototerapia torna e si fa anche un tuffo in piscina

Lunedì 10 Agosto 2020
INIZIATIVA DI SOLIDARIETÀ
BELLUNO Alvaro Dal Farra rimette in sella i ragazzi con disabilità. Giovedì dopo tanto tempo il campione di freestyle motocross ha ripreso i suoi eventi di solidarietà, con una giornata all'insegna dello sport al ristorante hotel centro benessere Ai Cadelach di Revine Lago. «L'entusiasmo e la gioia sono stati grandi - racconta - perché oltre al classico giro in moto abbiamo svolto tante attività: nuoto in piscina, tennis, giri sul buggy e sulle macchine sportive. Tutto nel rispetto delle normative sanitarie e di sicurezza. E stata una sorta di festa per loro, un grande contenitore di emozioni. So che se ne ricorderanno e che servirà loro per tanto tempo». È stata la prima Mototerapia organizzata dopo il periodo del lockdown e, stando al sorriso dei ragazzi letteralmente elettrizzati dalla possibilità di stargli accanto sulla sella della moto, è stata un successo. I proprietari della struttura si sono prodigati per ospitare al meglio il gruppo, offrendo loro il pranzo e dando piena disponibilità di utilizzo di tutti i campi sportivi e della piscina. È stata una ripartenza che ha caricato tutti di nuovo entusiasmo. Dal Farra per primo che, instancabile, ora già pensa a cosa inventarsi di nuovo per strappare il sorriso a chi è meno fortunato. «Durante il lockdown siamo rimasti fermi fisicamente, eravamo anche noi dentro casa naturalmente racconta -, ma abbiamo lavorato molto online. Abbiamo coinvolto ugualmente in attività i ragazzi con disabilità. Con Mattia del team DaBoot abbiamo invitato tutti i ragazzi a girare un video a casa sulle note del Gioca Jouer e poi li abbiamo montati in un unico filmato. È stato un modo per dire che noi ci siamo e c'eravamo, per dare speranza in un momento difficile. La difficoltà era data anche dal non avere più la sicurezza del centro e delle associazioni come punto di riferimento». E poi, naturalmente, il Mask to Ride. Il tour a tappe pensato da Dal Farra insieme a Nicola Barchet di Giesse per donare a ragazzi disabili di tutta Italia mascherine anti Covid. Ne sono state distribuite 50 mila. «Siamo partiti non appena hanno aperto le regioni ricorda -, abbiamo portato mini show fuori dagli ospedali e dai centri diurni e con l'occasione abbiamo consegnato le mascherine che, di fatto, erano solo la scusa per incontrare queste persone e dire loro che non le avevamo dimenticate, per donare un segno di speranza e di vita».
A.Tr.
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