L'INTERVISTA
BELLUNO La sfida della Polizia locale è diventare 2.0 e dotarsi

Mercoledì 8 Aprile 2020
L'INTERVISTA
BELLUNO La sfida della Polizia locale è diventare 2.0 e dotarsi di apparecchi tecnologici per essere più vicino ai cittadini. Ne abbiamo parlato con il comandante in carica, Roberto Rossetti, nominato dal sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, solo pochi giorni fa.
Come ha trovato la sede dei vigili?
«Ho trovato un reparto ben organizzato, dotato di tanta tecnologia e ben rifornito, pronto ad affrontare le esigenze che si presenteranno. Ora siamo concentrati tutti sul virus e sulle misure da tenere. Questo cambierà la vita a tutti, ecco perché è necessario fin d'ora cominciare a pensare al dopo».
L'organico rappresenta una nota dolente, ci sono sempre meno agenti.
«Per quanto riguarda il personale, anche qui a Belluno si risente dei blocchi decennali delle assunzioni che vengono disposti a livello nazionale. A questi si è posto rimedio con un'assunzione nei mesi scorsi ed era già in programma di predisporne altre. Il personale, nel suo pieno organico, è indispensabile al comando della Polizia locale. Anche se ora parte dei dipendenti operano attraverso la modalità agile come da disposizioni governative il lavoro, per la maggior parte dei casi, va svolto sulle strade e tutti i giorni».
I cittadini chiedono più presenza nelle frazioni.
«Vigileremo tutto il territorio e cercheremo di farlo il più possibile. Le osservazioni che arrivano dai cittadini sono giuste e legittime. Li rassicuro che concentreremo i nostri sforzi anche nelle frazioni».
Quali sono le sue priorità?
«Essenzialmente la sicurezza dei cittadini, che si declina sulla sicurezza sia sulle strade del comune sia del territorio, quindi la percezione che gli stessi cittadini hanno della zona dove abitano. Gli strumenti per fare bene il nostro mestiere ci sono, mi riferisco alle telecamere della videosorveglianza che sono state potenziate negli ultimi anni, ma anche ai leggitarga e così via».
Su cos'altro si concentrerà nel suo mandato, in particolare?
«Sull'esigenza di tutela del consumatore, nella fase degli acquisti e nei rapporti con le attività produttive. Fondamentale sarà quindi l'interazione tra gli uffici comunali e i nostri, che dovrà essere articolata ed efficace. Senza dimenticare che sarà coordinata con le altre forze dell'ordine, per non creare accavallamenti e dispersione di risorse. Serve avere sotto controllo, più che mai, la maggior copertura del territorio».
Le emergenze in città?
«Fino a prima del Covid-19 mi era stata segnalata la questione delle soste selvagge e la presenza di writers. Quando arriverà il momento ci impegneremo, come Polizia locale, a prendere in mano le due problematiche: faremo più controlli, per quanto sarà possibile».
Come intende procedere?
«Magari implementerei l'uso degli strumenti tecnologici, per far diventare il comando 2.0. Intendo sostituire i blocchetti manuali per ottenere una maggior efficienza nel campo delle sanzioni, in quello del controllo del territorio e nella comunicazione coi cittadini. Tanto più ora, infatti, sono aspetti che in questo preciso momento storico vengono richiesti ancor più».
Il Covid-19 segna quindi una fase di transizione nella strumentazione, anche per la Polizia Locale?
«Qualcosa cambierà di certo e dobbiamo farci trovare pronti anche noi. Al giorno d'oggi la tecnologia aiuta molto».
Soddisfatto della carica di comandante?
«Certamente, poter guidare una realtà come un capoluogo di provincia ha un suo prestigio e ne sono onorato».
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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