L'INTERROGAZIONE
BELLUNO Proliferazione e deiezioni in città dei piccioni?

Domenica 28 Luglio 2019
L'INTERROGAZIONE
BELLUNO Proliferazione e deiezioni in città dei piccioni? Il consigliere del Patto per Belluno, Francesco Pingitore ha presentato un'interrogazione in Consiglio comunale,due giorni fa, chiedendo che gli venga fornita risposta scritta e orale. Il guano dei piccioni porta malattie e disagi tra la popolazione, ecco che il consigliere chiede all'assessore all'Ambiente, Biagio Giannone, «di attivarsi con tutti i mezzi possibili, anche con l'aiuto dei servizi sanitari di debellare il fenomeno dell'aumento dei piccioni, chiamando degli esperti che abbiano strumenti adatte per pulire e bonificare le aree della città più colpite», che a detta del consigliere sono Castion e alcune vie, come via 1° maggio, via san Cipriano e diversi punti del centro città. La premessa suona più come una constatazione. Il consigliere, infatti, ricorda come «la maggior parte dei cittadini è legato agli animali, infatti quasi tutti hanno un animale domestico in casa. Per il bene della collettività e degli animali stessi di piccola o grossa taglia, essi sono seguiti, per obbligo sanitario, dai veterinari». Poi Francesco Pingitore prosegue constatando come «in tante città italiane esiste il problema dell'incremento dei volatili. Nel nostro caso queste le parole del leader del Patto per Belluno, dei piccioni, che a quanto stabilito dalla direzione sanitaria nazionale, per il bene della salute generale, i comuni e gli enti preposti ne devono evitare la proliferazione». Scendendo poi sul concreto Pingitore ribadisce come questi uccelli «non solo sporcano e fanno danni ai pannelli solari ed altro, ma sono anche portatori di malattie ed infezioni trasmesse direttamente o indirettamente all'uomo- prosegue il consigliere, scendendo nel dettaglio -. Parliamo della criptococcosi, della istoplasmosi, della ornitori e la salmonellosi. Gli agenti patogeni delle malattie si trovano negli escrementi dei piccioni e spesso non è necessario il contatto diretto. Il vento, gli aspiratori, per esempio descrive con dovizia di particolari possono trasportare la polvere infetta delle deiezioni secche negli appartamenti, nei ristoranti, negli uffici, negli ospedali e così via innescando i processi infettivi». Il consigliere elenca anche altri esempi di disagi che provocano i piccioni, come l'ostruzione dei sottotetti, dei comignoli, dei camini e degli sfiati, senza risparmiare terrazze o finestre, senza contare i molti marciapiedi quasi «imbrattati» dal guano dei piccioni. (fe.fa.)
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