Giocondo, le tracce fino al ponte sul dirupo

Mercoledì 13 Giugno 2018
OSPITALE DI CADORE
È sempre più un mistero la scomparsa di Giocondo Ghirardo, il 78enne di Vittorio Veneto (TV), di cui non si hanno più notizie da venerdì 8 giugno. Le ricerche in Val Tovanella sono proseguite anche ieri, nonostante il maltempo: le squadre del soccorso alpino e vigili del fuoco si sono concentrate sulla parte bassa della vasta area perlustrata in questi giorni. È più vicina a dove è stata rinvenuta l'auto dell'uomo, all'imbocco della strada che porta in Val Tovanella. Ieri il Soccorso alpino è andato fino all'abitazione di Giocondo a Vittorio Veneto per cercare capi di indumenti dell'uomo, che non fossero contaminati. Sono stati fatti fiutare al cane molecolare, diverso da quello dei giorni scorsi: l'animale ha effettuato il medesimo percorso dell'altro cane. È arrivato nella stradina in Val Tovanella, in prossimità di un ponticello, che dà su un dirupo con altezza di 10-15 metri. Giocondo è finito lì sotto? Sempre ieri è arrivata la conferma da parte dei famigliari che il berretto ritrovato, nel corso delle ricerche in zona, è del 78enne. Ne sono certi i figli, che ieri erano in zona, mentre si svolgevano le perlustrazioni con l'unità cinofila. Resta sul posto notte e giorno il presidio dei vigili del fuoco che ieri, erano saliti anche con i sommozzatori per analizzare due pozze profonde, a 500 metri dal ponticello, sotto il ponte della ferrovia. Ma non è stato possibile procedere, a causa del maltempo. I pompieri non si fermano con le ricerche fino a quando non arriverà lo stop dalla Prefettura, dove ieri c'è stata una riunione sul caso.
Al lavoro ieri, oltre ai pompieri, i volontari del soccorso alpino di Longarone, Centro Cadore e Pieve di Cadore, il Sagf di Auronzo e Cortina. «Al momento - si legge nella nota diffusa ieri dal soccorso alpino - la ricerca è ferma, il Soccorso alpino resta disponibile in attesa di informazioni che possano dare nuove indicazioni per poter far luce sulla sua scomparsa». I pompieri, al momento, restano sul posto con una squadra e proseguono. Attenderanno qualche giorno che si abbassi la portata dell'acqua per poter escludere le due pozze: sono già pronti a intervenire i vigili del fuoco della squadra torrentistica e i sommozzatori.
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