BELLUNO, UN FINALE CRUDELE

Lunedì 18 Febbraio 2019
L'ENNESIMA BEFFA
Non concede nulla, o quasi, alla capolista (e miglior attacco del campionato). Sfiora pure il colpaccio, mette in mostra un paio di giovani di valore (Fiabane e Olivotto, entrati col piglio giusto), tiene a bada la stanchezza, legata ai tre impegni in otto giorni. E riesce pure a mascherare le assenze (Quarzago squalificato, Pellicanò e Zigon infortunati; agli avversari mancava invece il capocannoniere del girone, Marangon). Con queste premesse, ritrovarsi a mani vuote è davvero beffardo. Anzi, crudele. Il Belluno guarda negli occhi per 92' la regina Adriese. Le tiene testa, soffrendo il giusto. Ma all'ultimo respiro viene punito.
L'EPISODIO DECISIVO
Insomma, vale la pena partire proprio da lì: dal finale di match. Corre il 3' dei 4' di recupero, quando Aliù si presenta in area di rigore e sterza verso il centro. Visentin abbocca alla finta e commette l'errore di andare in scivolata. Il contatto c'è e il direttore di gara (il perugino Taricone, tra i migliori in assoluto) indica il dischetto. Dagli 11 metri, Aliù è semplicemente glaciale: palla sotto l'incrocio e Pozzato è battuto. Vince l'Adriese, quindi.
MASSIMO EQUILIBRIO
Ma a vincere è soprattutto l'equilibrio. Perché il Belluno ha reso la vita complicatissima alla capoclassifica: ben messa in campo da mister Vecchiato, la compagine gialloblù si è difesa con ordine e ha provato a più riprese a pungere in fase di ripartenza. Anche se il primo sussulto è degli ospiti, visto che al 24' una staffilata di Santi esalta i riflessi di Pozzato, preferito ancora a Burigana (è la terza volta negli ultimi quattro confronti). E provvidenziale a deviare in un tuffo, sulla sua destra. Sul successivo corner, Del Carro non trova la porta da buona posizione. Tuttavia, come anticipato, i padroni di casa non rimangono a guardare. Nell'arco di 8', Corbanese prima sfiora il palo con una sassata dalla distanza, poi anticipa Kerezovic in uscita. E si vede negare il gol da Scarparo, che salva in scivolata e sulla linea. Ma per Pozzato c'è ancora lavoro, a ridosso dell'intervallo. E, nella circostanza, all'ex portiere del Bassano serve pure l'aiuto della traversa per intercettare un colpo di testa di Del Carro.
CAPOLAVORO SFIORATO
Nella ripresa, il disegno tattico di Vecchiato assume i contorni di un capolavoro da esporre al museo: l'Adriese, infatti, tiene in mano il pallino del gioco, senza però riuscire a rendersi pericolosa. Ci prova con i cambi, ma non trova varchi. E sbatte contro un Belluno ordinato e compatto, nel suo 3-5-2. Fino a quando Aliù decide di prendere in mano la situazione. E di inventarsi uno spunto degno di Fabio Grosso, nell'ottavo del Mondiale contro l'Australia.
SOPRA IL CAMPO MINATO
Cobra e compagni perdono così due posizioni in graduatoria. E scivolano al dodicesimo posto. Ma restano a +2 sulla zona playout.
Marco D'Incà
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