Crac Popolare Vicenza, non si ferma il processo all'ex ad Sorato: «Guidava a 180 all'ora in autostrada»

Giovedì 20 Maggio 2021
Samuele Sorato, ex amministratore delegato di Popolare Vicenza

VENEZIA Nessun legittimo impedimento, l'ex Ad e direttore generale di Popolare Vicenza, Samuele Sorato può stare nel processo a suo carico per falso in prospetto, ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio. Lo ha stabilito ieri il collegio giudicante composto da Chiara Cuzzi (presidente), Giulia Poi e Claudia Molinaro (giudici a latere), fissando già le tre prossime udienze (26 maggio, 16 giugno e 29 giugno per le questioni preliminari in riferimento anche alle parti civili). La presidente Cuzzi nella sua lunga e articolata ordinanza ha dichiarato Sorato «assente», in quanto non impedito, già per l'udienza di ieri.


La posizione di Sorato era stata stralciata per questioni di salute dal processo principale per il crac dell'ex istituto di credito che ha visto condannati il 19 marzo scorso l'ex presidente Gianni Zonin e altri tre ex dirigenti. Dopo aver ascoltato di nuovo i periti Carlo Moreschi, docente di Medicina Legale presso l'Università di Udine, e il chirurgo Antonio Cinque, il tribunale ha valutato come dirimenti alcuni fatti emersi nel dibattimento che avrebbero convinto i giudici della sua capacità di poter seguire le udienze del processo. In particolare avrebbe pesato il fatto che la Guardia di Finanza lo abbia visto guidare da solo la sua auto anche a 180 chilometri all'ora per lunghi tratti in autostrada.

E che abbia riferito un fatto non vero ai periti, cioè di non aver più effettuato visite mediche per paura del Covid quando invece ne ha avuta una oncologica il 18 gennaio 2021. È stata quindi negata la richiesta della difesa, avvocati Fabio Pinelli e Alberto Berardi, di un rinvio per legittimo impedimento. La svolta in mattinata, quando il pm Gianni Pipeschi aveva rivelato che Sorato era stato visto dai finanzieri guidare l'auto a forte velocità in autostrada anche sotto la pioggia. La presidente Cuzzi aveva stabilito che i periti ne tenessero conto e si esprimessero di nuovo. Ma per i medici, per quanto riguarda la sindrome da stress e deficit di attenzione, il solo fatto di guidare la macchina non dimostrerebbe di non avere questi sintomi.


ELEMENTI SOGGETTIVI
«Per i periti sul piano delle condizioni fisiche Sorato potrebbe essere presente al processo, su quello psicologico è sempre stress, ma sono elementi soggettivi», sostiene l'avvocato di parte civile Michele Vettore. «La decisione del tribunale è positiva, le responsabilità di Sorato devono essere verificate nel processo e abbiamo già depositato le richieste di costituzione di parte civile per conto di 400 risparmiatori», spiega l'avvocato Matteo Moschini. Per la difesa la valutazione dei periti rappresenta una patologia in corso che rende incompatibile l'esercitare una difesa attiva e reale in un processo che potrebbe durare decine e decine di udienze.
M.Cr.
 

Ultimo aggiornamento: 17:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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