Crac Popolare Vicenza, pene ridotte in appello per Zonin e altri 4 manager

Lunedì 10 Ottobre 2022 di Redazione Web
gianni zonin
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MESTRE - Banca Popolare di Vicenza, cinque condanne e un’assoluzione al processo per aggiotaggio, falso in prospetto e ostacolo alla vigilanza. Si tratta di riduzioni significative: pene quasi dimezzate in secondo grado.
La sentenza è stata letta dal presidente della Corte d’appello di Venezia, Francesco Giuliano, attorno alle 20.30 di questa sera, 10 ottobre, nell’aula bunker di Mestre, alla presenza di una piccola rappresentanza dei circa 8mila risparmiatori che si sono costituiti parte civile sul totale di 118mila che hanno visto azzerati i propri risparmi a causa del crac della banca.

La sentenza 

La Corte d'appello ha inflitto 3 anni e 11 mesi all’ex presidente Giovanni Zonin (la pena di primo grado era stata di 6 anni e mezzo di reclusione); 2 anni e sette mesi a Emanuele Giustini, responsabile della divisione Mercato (sei anni e tre mesi in primo grado), tre anni e undici mesi ad Andrea Piazzetta, vicedirettore responsabile della divisione Finanza (sei anni), tre anni e quattro mesi a Paolo Marin, vicedirettore responsabilità per l’Area Crediti (sei anni), tre anni e undici mesi a Massimiliano Pellegrini, dirigente addetto alla redazione dei bilanci (assolto in primo grado).

Assoluzione confermata per Giuseppe Zigliotto, ex consigliere d’amministrazione. Nel corso della requisitoria conclusiva la Procura generale si era battuta per ottenere la condanna di tutti.

Ultimo aggiornamento: 12 Ottobre, 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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