Crac Popolare di Vicenza: Zonin condannato a 6 anni e mezzo, Giustini a 6 anni e 3 mesi, Piazzetta e Marin a 6 anni, assolti Pellegrini e Zigliotto

Venerdì 19 Marzo 2021 di Redazione online
Banca Popolare di Vicenza: la lettura della sentenza di oggi 19 marzo 2021
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VICENZA - Banca Popolare di Vicenza, oggi 19 marzo, è arrivata la sentenza dopo due anni di processo che ha visto al banco degli imputati  i vertici dell'istituto bancario. L'ex presidente della BpVi Gianni Zonin è stato condannato a 6 anni e 6 mesi in primo grado nel processo per il crack dell'istituto vicentino. Per lui la pubblica accusa aveva chiesto 10 anni.  Le altre condanne: 6 anni e 3 mesi a Emanuele Giustini, 6 anni a Andrea Piazzetta e a Paolo Marin, assolti Massimiliano Pellegrini e Giuseppe Zigliotto. Le motivazioni della sentenza saranno pubblicate tra 90 giorni.

I reati contestati sono, a vario titolo, aggiotaggio, ostacolo agli organismi di vigilanza e falso in prospetto.

 

LA CONFISCA

Con le sentenze di condanna emesse oggi per il crac della BpVi il Tribunale di Vicenza ha disposto anche la confisca di beni dei condannati per un ammontare di 963 milioni di euro. Allo stesso modo li ha condannati al pagamento di una provvisionale in favore di Bankitalia pari a 601.000 euro, mentre in favore delle parti civili ha disposto una provvisionale quantificata nel 5% dell'importo nominale del valore delle obbligazioni o delle azioni acquistate, così come risulta dall'atto di costituzione, ma in ogni caso non superiore ai 20.000 euro per ciascuna parte.

I RISARCIMENTI ALLE VITTIME

«Abbiamo una condanna ed era importante per i piccoli azionisti che hanno perso i loro risparmi. Ora vedremo come fare per ottenere i risarcimenti». Lo ha dichiarato l'avvocato Renato Bertelle, uno dei legali che ha assistito alcune delle 8mila parti civili costituite nel processo sul crac della Banca Popolare di Vicenza, che ha visto la condanna dell'ex presidente Giovanni Zonin a 6 anni e 6 mesi di reclusione. «È andata bene e sono contento, perchè da questo processo mi aspettavo di tutto», ha continuato il legale, rammaricato perchè anche la Banca d'Italia era parte civile nel procedimento. «Riteniamo che l'istituto abbia avuto alcuni comportamenti errati in questa vicenda»,

IL PROCESSO

La camera di consiglio del processo ai vertici della Banca Popolare di Vicenza era iniziata intorno alle ore 14 di ieri. La presidente del collegio giudicante, Deborah De Stefano, ha comunicato alle parti che la lettura della sentenza sarebbe stata presumibilmente per le ore 17-18 di oggi e invece è stata anche anticipata. La presidente ha ringraziato magistrati, avvocati, cancellieri e gli imputati, per essersi «sottoposti con schiettezza e lealtà al processo, in un contesto ambientale di certo sfavorevole». Un processo «lunghissimo, estenuante e dalle dimensioni titaniche», ha concluso, «che il tribunale vicentino è riuscito a portare avanti».

Due anni di dibattimento per 116 udienze si sono conclusi con le repliche degli avvocati difensori dei sei imputati per aggiotaggio, falso in prospetto e ostacolo alla Vigilanza: l’ex presidente per quasi vent’anni Gianni Zonin (chiesta per lui dai pm la pena più pesante, 10 anni), l’ex consigliere d’amministrazione ed ex presidente di Conifndustria Vicenza Giuseppe Zigliotto, e gli ex manager Emanuele Giustini, Andrea Piazzetta, Paolo Marin e Massimiliano Pellegrini più la banca in liquidazione come responsabile amministrativa.
Le richieste dell’accusa erano complessivamente di 51 anni di reclusione.

I pm di Vicenza Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi, che hanno portato avanti la prima inchiesta, stanno curando anche il processo all’ex Ad e amministratore delegato di BpVi Samuele Sorato, hanno nel frattempo avviato una seconda inchiesta, ancora in fase preliminare, per l’ipotesi di reato di bancarotta.

Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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