Alpini, oltre duemila al raduno di Asiago: «Dopo Rimini ora staremo tutti più attenti»

Parla il presidente Favero dopo il caso delle molestie denunciate a Rimini, per il quale è stata richiesta l'archiviazione: «Sbagliato mettere sotto accusa tutte le penne nere, ma ribadisco chi sbaglia paghi»

Venerdì 8 Luglio 2022 di Lina Paronetto
Sfilata alpina ad Asiago al sacrario del Leiten (foto ana.it)

ASIAGO - Da oggi, 8 luglio, a domenica 10 luglio 2022 Asiago ospita l'Adunata triveneta degli alpini.

Prevista un'affluenza di decine di migliaia di penne nere. Tra i momenti più significativi, il pellegrinaggio sull'Ortigara e poi l'omaggio ai Caduti con la sfilata che si concluderà al Sacrario di Asiago. 

Per l'Adunata triveneta di Asiago ieri, nella Marca, hanno iniziato a mobilitarsi i partecipanti all'atteso appuntamento sull'Altopiano, anch'esso previsto due anni fa, nei cento anni dalla prima adunata proprio sull'Ortigara, e rinviato causa covid. Circa duemila le penne nere che dalle quattro sezioni Ana del Trevigiano, Treviso, Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene, parteciperanno allo sfilamento di domenica, momento clou della tre giorni che oggi inizierà con il tradizionale alzabandiera. Ieri le prime partenze, una su tutte fortemente simbolica: il Viaggio della memoria, iniziato alla sede degli alpini di Treviso alle 7 del mattino, con un gruppo che, come già accaduto in passato, raggiungerà Asiago a piedi insieme alla mula Asia.

L'archiviazione della denuncia

Adunata triveneta alla vigilia della quale è arrivata la notizia della richiesta di archiviazione, da parte della Procura di Rimini, dell'unica denuncia per molestie depositata dopo l'adunata nazionale di Rimini-San Marino, che aveva dato il là ai pesanti attacchi all'Ana portati avanti da associazioni femministe e antiviolenza. La richiesta di archiviazione è stata accolta con sollievo dal mondo alpino, ma il presidente nazionale, il trevigiano Sebastiano Favero, esponente sella sezione Montegrappa radicata tra il Bassanese e la Marca, ribadisce che non finisce qui. «La notizia è da un lato positiva perché ovviamente la richiesta di archiviazione sta a dire che i fatti contestati non sono stati accertati, anche se denunciati. Noi ribadiamo: se qualcuno ha sbagliato è giusto che quel qualcuno paghi, ma ciò che è stato sbagliato è stato generalizzare e coinvolgere tutta l'associazione e gli alpini in armi, in una vicenda che ha riscontri estremamente personali». La vicenda è destinata comunque ad avere degli strascichi: se da un lato l'assessore regionale Elena Donazzan a chi ha lanciato delle accuse intima ora di chiedere scusa, dall'altra associazioni come Non una di meno annunciano che sarà a breve formalizzata una nuova denuncia cumulativa. Ma al momento l'unico elemento concreto è la richiesta di archiviazione. Ciò non toglie che da quell'esperienza gli alpini abbiano maturato maggiore consapevolezza. «Con gruppi e sezioni stiamo portando avanti un lavoro di sensibilizzazione in modo che nelle prossime adunate stiano tutti più attenti - aggiunge Favero -. Ma va detto anche che non accettiamo e non accetteremo mai le generalizzazioni che sono state fatte, quelle di chi ha detto che tutti gli alpini sono molestatori o peggio. La nostra storia testimonia cosa gli alpini hanno fatto e sono sempre pronti a fare. Vogliamo che gli organi si stampa precisino in modo corretto e chiaro quello che è realmente accaduto».

Primo appuntamento dopo Rimini

Asiago sarà il primo, importante raduno dopo i fatti di Rimini, che avverrà tuttavia in un territorio in cui gli alpini sono di casa com'è l'Altopiano. Nella città del sergente Mario Rigoni Stern, le sezioni del Triveneto si ritroveranno dopo la grande adunata nazionale del 2006. Oggi alle 15.45 in piazza Carli, ad Asiago, l'alzabandiera, quindi la sfilata verso il sacrario del Leiten e alle 17 la messa celebrata dal segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Domani il pellegrinaggio sulla cima dell'Ortigara, dove nel 1920 venne collocata la colonna mozza con su inciso: Per non dimenticare. Infine domenica, lo sfilamento per le vie di Asiago, l'omaggio ai caduti e la conclusione al sacrario. Una pacifica invasione, quella degli alpini del Triveneto, che troveranno posto negli alberghi e negli spazi liberi, pubblici e privati, messi per l'occasione a disposizione di camper e tende, con Asiago vestita di tricolore e pronta ad accogliere migliaia di partecipanti.

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