«Mi manda il parroco, devo benedire i tuoi ori e il denaro». Truffa l'anziana, ma è arrestata, nei guai pure il figlio complice

Venerdì 20 Agosto 2021 di Redazione Web
La 73enne ha creduto alle incredibili bugie della truffatrice
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VERONA/ROVIGO - Verso l’ora di pranzo di ieri, una donna, F.M., 44enne romana, pregiudicata, residente in provincia di Rovigo, si è presentata in via Pegrassi a Verona col chiaro intento di cercare, tra gli anziani residenti del luogo, la propria vittima. La donna, simulando di essere stata incaricata dalla parrocchia, con il compito di dover benedire oro e denaro, si è garantita l’accesso all’appartamento abitato una anziana signora di 73 anni.
Fortunatamente per la malcapitata, una condomina che abita allo stesso piano della vittima, nel rientrare in casa ha visto arrivare la truffatrice, riuscendo ad ascoltare parte della conversazione.

La vicina capisce tutto

La rapida telefonata al 112 è stata determinante per la risoluzione dell’intervento: l’operatore della centrale operativa della compagnia di Verona h mantenuto un costante contatto telefonico con la testimone per conoscere, in diretta, quanto stava accadendo nel vicino appartamento, e fornire così alle pattuglie dell’Arma in servizio sul territorio una più attendibile descrizione della furfante. 

Arraffa e esce, ma...

E così, quando la malfattrice è uscita tranquillamente dall’appartamento in possesso del bottino, s'è trovata davanti i carabinieri. Nella borsa sono stati rivenuti svariati monili in oro e argento, denaro contante e una carta bancomat completa di codice Pin, pronta quindi per essere utilizzata e svuotata. Inoltre, i militari individuavano a poca distanza dall’abitazione della vittima una piccola utilitaria, verso cui la donna si stava dirigendo prima di essere bloccata, dove a bordo c'era un giovane (B.D.P.) seduto al lato guida, chiaramente in attesa. Era il figlio della truffatrice, evidentemente complice della madre.

Obbligo di dimora

Accompagnati in caserma ed informata l’autorità giudiziaria, la donna è stata dichiarata in stato di arresto per essere poi giudicata questa mattinata con rito direttissimo: il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora nel comune di Bagnolo di Po, nel Rodigino, con obbligo di permanenza in abitazione dalle 20 alle 7.
Per il figlio complice è scattata invece la denuncia a piede libero e l’autoveicolo è stato sottoposto a sequestro poiché utilizzato nel commettere il reato. Ulteriori indagini sono in corso da parte dei carabinieri della compagnia di Verona per accertare ulteriori colpi eseguiti dalla coppia.

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