Ottiene la pensione perché paraplegico, il sindaco al processo: «Lo vedevo girare in scooter»

Martedì 18 Luglio 2023 di Olivia Bonetti
Un'immagine dell'imputato invalido diffusa dai carabinieri di Belluno

SEDICO «Li ho visto in paese in motorino: io ero in bici e loro due erano ciascuno su uno scooter». C’è stata la testimonianza eccellente ieri in Tribunale, quella del sindaco di Sedico, Stefano Deon. È stato chiamato dall’accusa nel processo che vede imputati Franco Garlant, 50enne originario di Palmanova (Udine), ma residente a Sedico e la compagna Lara Ambros, 50enne bellunese.

I due sono accusati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche: lui si sarebbe finto paraplegico ottenendo l’invalidità e lei avrebbe usufruito di permessi.

L’ACCUSA
Secondo l’ipotesi accusatoria avrebbero messo in piedi un teatrino da maestri ingannando Inps, Regione Veneto e i componenti della commissione medica dell’Ulss Dolomiti. Parte civile nel processo l’Ulss Dolomiti, con gli avvocati Valentina e Erminio Mazzucco e l’Inps. La Regione Veneto non è entrata invece nel processo. I due imputati sono difesi dall’avvocato Roberto Rigoni Stern del foro di Vicenza. Ieri in aula hanno parlato i testimoni dell’accusa. Il sindaco Deon ha riferito per la conoscenza che aveva del suo concittadino e quando ha detto di averli visti in motorino l’accusa ha ricordato come la paraplegia impedisca qualsiasi deambulazione. La difesa invece ha sollevato il fatto che quello scooter era un apposito ausilio fornito dall’Inps. Poi ha risposto alle domande del pm anche il dottore anestesista dell’Ulss di Feltre sulle iniezioni di morfina che periodicamente faceva all’imputato. Sentito anche il medico legale dell’Inps che ha riferito tutta la vicenda dal punto di vista previdenziale e le indennità che vengono erogate e la sua storia clinica dal punto di vista dell’istituto.

LE ACCUSE 
A stanare il falso invalido, a inizio 2021, erano stati i carabinieri del Comando Provinciale. Le voci in paese, infatti, stavano diventando sempre più insistenti. Raccontavano di un uomo che, in pubblico, si muoveva in carrozzina simulando una totale incapacità di camminare. Quando però tornava al sicuro, all’interno della propria abitazione, avvenivano i miracoli. Il 49enne camminava senza difficoltà, saliva le scale, trasportava pesi e attrezzi, scaricava bancali in legno dalla propria auto, utilizzava il decespugliatore per tagliare la siepe e falciare il prato, provvedeva alla manutenzione della piscina e, addirittura, circolava a bordo di uno scooter. Il periodo contestato dalla Procura inizia nel novembre di un anno fa e termina nel febbraio del 2021. 

IN AULA 
L’udienza è stata rinviata all’11 gennaio quando ci sarà un vero e proprio confronto con i testi medici, specialisti: saranno presenti i consulenti dell’Ulss, dell’accusa e della difesa.

Ultimo aggiornamento: 16:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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