A spasso in bici e con il cane: il cieco assoluto era un truffatore

Mercoledì 22 Aprile 2020
A spasso in bici e con il cane: il cieco assoluto era un truffatore
LA TRUFFA
ESTE Cieco assoluto ma solo sulla carta. In realtà andava in giro in bicicletta e portava a spasso il cane, anche in tempo di emergenza Coronavirus. Del resto si tratta di attività non soggette a restrizioni. Ma il falso invalido, che da ormai tredici anni percepiva la pensione di invalidità e l'accompagnatoria, non aveva fatto i conti con l'intensificarsi dei controlli da parte delle forze dell'ordine e così è stato smascherato.
La Guardia di finanza di Este, nell'ambito dei servizi di controllo per la gestione dell'emergenza sanitaria Covid-19, hanno denunciato un 66enne di Este che nonostante si dichiarasse non vedente, si spostava in piena autonomia e per di più in assenza di esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute. Nei suoi confronti sono scattate dunque la denuncia per truffa aggravata ai danni dello Stato e il sequestro di conti correnti, case e auto per un valore di 350mila euro: la cifra indebitamente sottratta all'Inps negli ultimi tredici anni.
AUTOCERTIFICAZIONE
L'uomo, che prima della pensione faceva l'autista, è stato fermato il 1. aprile dalle Fiamme gialle: stava passeggiando per le vie del centro, lontano dalla sua abitazione, insieme al suo amico a quattro zampe, che non è un cane guida. Quando i finanzieri gli hanno chiesto di compilare l'autocertificazione, ha dichiarato di essere ipovedente e di essere uscito a prendere una boccata d'aria, come faceva di solito. A quel punto è scattato l'accertamento. A dire il vero i finanzieri della compagnia atestina, guidata dal capitano Andrea Zuppetti, lo tenevano d'occhio già da un po'.
Ad agosto dell'anno scorso erano iniziati gli appostamenti sotto casa e i pedinamenti nei luoghi che il pensionato era solito frequentare. Le Fiamme gialle lo avevano seguito muniti di telecamera e proprio quelle immagini hanno permesso di incastrarlo. Niente occhiali né bastone: il 66enne percorreva le strade con passo sicuro e se doveva attraversare la strada lo faceva in modo disinvolto, calpestando strisce pedonali talvolta sbiadite. Il 66enne è stato ripreso mentre allaccia il collare al suo cagnolino, esce dalla casa in cui abita con la moglie per buttare la spazzatura, pedala per oltre 15 chilometri in sella alla sua bicicletta, lungo una pista ciclabile che costeggia canali e interseca strade trafficate.
INDENNITÀ
Tutte azioni difficili da compiere per un cieco assoluto che, secondo i criteri dell'Inps, dovrebbe avere un residuo visivo pari a zero in entrambi gli occhi, anche con eventuale correzione cioè non vedere nulla nemmeno con le lenti. Lo scorso dicembre, poco prima di sottoporsi a una visita oculistica all'ospedale di Schiavonia, era stato visto aggirarsi con disinvoltura per i corridoi del nosocomio, tanto che nessuno avrebbe mai sospettato la gravità dell'handicap dichiarato.
Sulla base di questi riscontri, il finto cieco assoluto è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dello Stato e il gip Pietro Mondaini della procura di Rovigo, su richiesta del pm Maria Giulia Rizzo, ha disposto il sequestro di beni per circa 350mila euro. Tanto quanto il 66enne ha percepito dall'Inps attraverso la pensione di invalidità e l'indennità di accompagnamento. Un danno, il suo, arrecato non sono soltanto alle casse statali, ma anche a chi rientra a pieno titolo nelle categorie protette e ha davvero diritto ai sussidi. Sotto i sigilli della Finanza sono finiti i conti in banca, i depositi e le polizze assicurative, due immobili e l'auto di proprietà. Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso con l'obiettivo di informare, per i rispettivi profili di interesse, sia la Corte dei Conti per quanto riguarda il danno erariale, sia la direzione provinciale dell'Inps al fine di sospendere le erogazioni ancora in corso.
Maria Elena Pattaro
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