VERONA - L'audizione in commissione cultura della Camera di Roberto Bolle sui "tagli" ai corpi di ballo ha suscitato molte reazioni, soprattutto per le "denuncia" della situazione all'Arena di Verona e per la considerazioni sulla crisi del mondo della danza. Ma anche Cecilia Gasdia, sovrintendente della fondazione Arena di Verona, ora puntualizza: «Ho fatto anch'io una interrogazione parlamentare un mese fa prima di lui e ho puntato molto sul fatto che i corpi di ballo dovrebbero tornare ovviamente nelle fondazioni lirico-sinfoniche». «Tra l' altro - ha sottolineato Gasdia - il bacino di utenza di uno spettacolo di balletto è enorme, oltre al fatto che, come ha detto Roberto, ci sono miriadi di scuole di danza. Non si capisce perché non si possa riuscire culturalmente a investire qualcosina in più, non si parla di cifre enormi, proprio per far tornare la danza in tutti i teatri».
Quanto al disinteresse verso la danza, considerata la Cenerentola delle arti rispetto alla lirica e alla musica sinfonica, che secondo il ballerino avrebbe portato alla eliminazione dei corpi di ballo o al loro drastico ridimensionamento, Gasdia ha osservato: «Io non ho mai cancellato un corpo di danza.