VENEZIA - Consiglio comunale agitato a Venezia, come non accadeva da tempo. Questo pomeriggio, 27 aprile, circa 150 persone hanno assistito alla seduta in presenza, come succedeva normalmente prima che scoppiasse la pandemia. Urla e strepiti contro l'amministrazione e soprattutto all'indirizzo del sindaco Luigi Brugnaro, ritenuto responsabile - a loro dire - di aver voluto portare avanti a tutti i costi il Bosco dello Sport a Tessera (un complesso sportivo su 40 ettari, comprensivo di stadio e palasport inseriti in un'area verde attrezzata) utilizzando i finanziamenti del Pnrr e poi della sua recente bocciatura a Bruxelles. Per i partiti di opposizione si tratta di 93 milioni che l'Italia ha perso, ma Brugnaro non si è perso d'animo e ha giocato d'astuzia, anticipando il suo intervento in modo da parlare solo ai consiglieri comunali per poi andarsene.
«Io mi ascrivo l'onore l'aver sviluppato questo progetto - ha detto Brugnaro - La cosa incredibile è che le opposizioni che protestano sono quegli stessi partiti che vent'anni e più fa avevano identificato quell'area per fare lo stadio con più atti urbanistici.
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