Spinea. Elena morta con il suicidio assistito, la figlia rompe il silenzio al Gazzettino: «Marco Cappato ha tutta la nostra riconoscenza»

Mercoledì 20 Settembre 2023 di Davide Tamiello
Spinea. Elena morta con il suicidio assistito, la figlia rompe il silenzio: «Marco Cappato ha tutta la nostra riconoscenza»

SPINEA - «La notizia della richiesta di archiviazione non può che renderci felici e fiduciosi. Marco Cappato ha tutta la nostra stima e riconoscenza». La famiglia di Elena Altamira, la 69enne libera professionista di Spinea malata terminale di cancro accompagnata un anno fa in una clinica in Svizzera per il suicidio assistito, esprime soddisfazione per la decisione dei pm milanesi di non voler processare il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni.

ROTTO IL SILENZIO

A rompere il silenzio (finora la famiglia non aveva voluto commentare la vicenda) è la figlia, Cinzia Crivellari.

Poche parole, ma sufficienti a comprendere quanto, per loro, sia stato importante il gesto di Cappato. Il marito di Elena e padre di Cinzia, Luigi, durante la fase istruttoria aveva incontrato i pm titolari dell'inchiesta: la sua testimonianza si era rivelata decisiva nella decisione finale. Nella richiesta di archiviazione, la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno sottolineato infatti che quello di Cappato non è stato un aiuto al suicidio, ma il «concreto esercizio del diritto all'autodeterminazione», visto che Elena aveva scelto di sua spontanea volontà di non sottoporsi all'accanimento terapeutico. La stessa Elena, in un videomessaggio, aveva spiegato le ragioni della sua scelta: «Mi sono trovata davanti ad un bivio. Una strada più lunga che mi avrebbe portato all'inferno, una più breve che poteva portarmi in Svizzera: ho scelto la seconda».

I PRECEDENTI

Il 14 dicembre 2017 il Parlamento italiano ha approvato la legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (Dat). La legge 219 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio 2018, ed è entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Tra i tanti casi trattati dall'associazione Luca Coscioni e Cappato in precedenza di questo importante passo legislativo ci sono quelli di Dj Fabo (che diede il La alla legge), Davide Trentini, dell'ex consigliere comunale di Mira Loris Bertocco (rimasto paralizzato dopo un incidente stradale nel 1977, decise di porre fine alle sue sofferenze dopo 40 anni) e del dolese ex assessore provinciale Vittorio Bisso (malato di Sla, partì per la Svizzera per la "dolce morte" nel 2012, a 53 anni).

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Ultimo aggiornamento: 13:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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