SPINEA - «La notizia della richiesta di archiviazione non può che renderci felici e fiduciosi. Marco Cappato ha tutta la nostra stima e riconoscenza». La famiglia di Elena Altamira, la 69enne libera professionista di Spinea malata terminale di cancro accompagnata un anno fa in una clinica in Svizzera per il suicidio assistito, esprime soddisfazione per la decisione dei pm milanesi di non voler processare il tesoriere dell'associazione Luca Coscioni.
ROTTO IL SILENZIO
A rompere il silenzio (finora la famiglia non aveva voluto commentare la vicenda) è la figlia, Cinzia Crivellari.
I PRECEDENTI
Il 14 dicembre 2017 il Parlamento italiano ha approvato la legge sulle Disposizioni Anticipate di Trattamento (Dat). La legge 219 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 gennaio 2018, ed è entrata in vigore il 31 gennaio 2018. Tra i tanti casi trattati dall'associazione Luca Coscioni e Cappato in precedenza di questo importante passo legislativo ci sono quelli di Dj Fabo (che diede il La alla legge), Davide Trentini, dell'ex consigliere comunale di Mira Loris Bertocco (rimasto paralizzato dopo un incidente stradale nel 1977, decise di porre fine alle sue sofferenze dopo 40 anni) e del dolese ex assessore provinciale Vittorio Bisso (malato di Sla, partì per la Svizzera per la "dolce morte" nel 2012, a 53 anni).
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