Rsa degli orrori: «Ha abusato sessualmente di 7 pazienti mentre dormivano». Il gip dice "no" alla perizia psichiatrica

Giovedì 20 Aprile 2023 di Nicola Munaro
Rsa degli orrori: «Ha abusato sessualmente di 7 pazienti mentre dormivano». Il gip dice "no" alla perizia psichiatrica

SAN DONÀ DI PIAVE - Davide Barresi aveva chiesto di «essere curato» e per questo il suo avvocato Giorgio Pietramala aveva fatto istanza al giudice per le indagini preliminari di Venezia per ottenere una perizia psichiatrica. Ma nei giorni scorsi dall'Ufficio gip del tribunale di Venezia è arrivato il "no" alla perizia, sulla falsa riga del rifiuto con cui la procura aveva risposto alla prima richiesta della difesa.

L'ARRESTO

Cinquattaquattro anni, operatore socio-sanitario nato a Torino e residente a Catania, Davide Barresi era stato arrestato nel novembre 2022 dai carabinieri che stavano indagando su una serie di maltrattamenti ai pazienti della residenza per anziani "Monumento ai caduti", poi sfociati negli arresti di metà marzo. Le telecamere installate dall'Arma lo avevano ripreso mentre violentava sessualmente tre pazienti e per questo era stato bloccato non appena gli investigatori avevano visto le immagini. Sfruttando il fatto che il cinquantaquattrenne era appena arrivato alla Monumento ai Caduti, la direzione - a conoscenza dell'indagine - aveva spiegato ai suoi colleghi che per un problema personale, l'operatore socio sanitario aveva chiuso il contratto ed era tornato in Sicilia, evitando che quell'arresto (inatteso nei piani della procura) mandasse a monte l'intera indagine.
Proprio quelle accuse potrebbero presto venire stralciate dal filone principale e per Barresi si potrebbe profilare una richiesta di processo.

NUOVE VITTIME

Le indagini, che sono continuate, hanno portato la procura a scoprire che in tutto Barresi aveva violentato sette pazienti. In tutto tredici episodi dal 16 novembre 2022 - giorno della prima intercettazione video - al 25 novembre 2022, giorno del suo arresto. Se ne approfittava mentre dormivano: si avvicinava, si masturbava e mimava, tentava o portava a termine atti sessuali approfittando del fatto che potesse avvicinarsi alle pazienti per cambiarle e curarle e "abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle pazienti ospiti della casa di riposo" scrive il sostituto procuratore Andrea Petroni nel capo d'imputazione con il quale ha chiesto il carcere per l'operatore socio sanitario, non nuovo ad accuse simili.
Quando lavorava all'ospedale psichiatrico di Agordo (Belluno) era stato coinvolto in un'indagine per abusi sessuali sulle pazienti: condannato in primo grado, era stato assolto dalla Corte d'Appello di Venezia.

L'INDAGINE

Il capo d'imputazione per cui sono stati arrestati gli operatori socio-sanitari della Rsa Fabio Danieli e Maria Grazia Badalamenti (coppia nel lavoro e nella vita) Anna Pollazzon e Margie Rosiglioni, e sono Indagati anche altri quattro Oss, punta la lente delle indagini agli ultimi quattro anni, partendo cioè dal 2019, anche se gli episodi certi sono quelli immortalati nelle settimane di ripresa tra la fine 2022 e l'inizio 2023.

Queste le accuse: niente cibo e pugni sulla testa. Gli Oss li lanciavano sulle carrozzine e sui letti, li vestivano con violenza, gli mettevano in volto i pannolini sporchi. Gli sputavano in faccia per pulirgli la bocca e quando un anziano si era ribellato, Danieli lo aveva frustato sulla gamba con un portachiavi con un laccio. E aveva frustato anche il suo compagno di stanza. Poi, le offese. «Fate schifo dalla nascita», dicevano. «Tu sei una bestia». E ancora: «Quando tu muori faccio una settimana intera di ubriacatura». «Devi soffocarti, ma non quando ci sono io», «Guarda che con il primo pugno ti butto giù i due denti che ti sono rimasti».

Ultimo aggiornamento: 20:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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