San Donà. Maltrattamenti in casa di riposo, scoppia la polemica: «I vertici si dimettano»

Venerdì 31 Marzo 2023 di Davide De Bortoli
San Donà. Maltrattamenti in casa di riposo, scoppia la polemica: «I vertici si dimettano»

SAN DONÀ - Dimissioni dei due cda di Isvo e Ipab. Sono le richieste arrivate dalle minoranze a conclusione del Consiglio comunale straordinario sulla casa di riposo Monumento ai Caduti al centro dell'inchiesta su maltrattamenti e abusi. Una resa dei conti nella bufera, con i patenti delle vittime seduti nelle prime file che hanno urlato la loro rabbia verso i vertici della Rsa e verso il Comune, interrompendo più volte il dibattito. Sala gremita, molte persone nei corridoi: ieri erano circa 2mila le visualizzazioni dello streaming (mai così tante). Quale fosse il clima si respirava già all'inizio della seduta. Alcuni dei familiari hanno esposto uno striscione con la scritta Verità per la casa di riposo.

Numerosi cartelli con la stessa scritta sono stati esibiti e lasciati sui tavoli del parlamentino sandonatese.

DIMISSIONI CDA

Intervengono a turno il sindaco Andrea Cereser, la vice Silvia Lasfanti, i presidenti di Ipab Giorgio Maschietto, di Isvo Domenico Contarin. Poi i consiglieri di opposizione Francesca Pilla, Giuliano Fogliani, Simone Cereser e Massimiliano Rizzello, Maria Carla Midena: tutti chiedono la testa dei vertici della Monumento ai Caduti. Dimissioni e scuse pubbliche, finora nessuno le ha mai presentate in modo chiaro. «Sono abituato a chiedere scusa se ho colpe, se ho commesso reati o infrazioni, ma questo non significa che non siamo amareggiati, dispiaciuti - spiega l'amministratore delegato di Isvo Paolo Dalla Bella - Ci siamo anche detti: cosa potevamo fare?». «Ascoltare le nostre lamentele», grida una dei familiari dal pubblico. «Siamo parte lesa e danneggiata prosegue Dalla Bella - Dopo le prime segnalazioni ed esposti in modo tempestivo abbiamo dato l'incarico a un'agenzia di investigazioni e subito dopo la Procura ci ha avvertito che stava indagando. Sono molto dispiaciuto, quando ho letto gli atti ho pianto per due ore».

IL DOLORE

«Non è così incalza il consigliere Cereser Un amministratore delegato risponde anche dell'immagine della struttura». Pilla chiede chi abbia disposto le assunzioni, tra cui quella di Davide Barresi, autore delle violenze sessuali, e se siano ancora a libro-paga gli altri indagati. Di nove indagati, cinque sono sottoposte alle misure cautelari, quattro sono liberi. «Gli indagati non sono più operanti in servizio - spiega il direttore Maurizio Padovan Oggi la struttura è sicura: non abbiamo chiuso le porte, ho accolto tutti coloro che avessero titolo di visionare documenti e registri degli ospiti. Non possiamo negare che ci siano stati e ci siano disservizi in una struttura complessa ad alto carico assistenziale, ma sono state oggetto di tempestivo intervento dell'Ulss ogni settimana». «Barresi aveva lavorato in 20 Rsa - si difende Dalla Bella dalle accuse di violenza è stato assolto». «Ma voi affidereste vostro figlio a un pedofilo replica Cereser -, anche se fosse stato prosciolto in appello?».

IL CONFRONTO

Il confronto è infuocato. «Ringrazio i vertici di Isvo e Ipab che non hanno messo la testa sotto la sabbia- spiega il sindaco - Li riconfermerei». Gli altri componenti dei due Cda non fiatano, anche se in corridoio qualcuno confida che avrebbe preferito dimettersi. «Le sue sono nomine chiaramente politiche incalza il consigliere Cereser - Il presidente di Ipab Maschietto era nella lista "Cereser sindaco", il presidente di Isvo Contarin era nel direttivo del Pd. Nomine lecite, ma se il sindaco ribadisce la sua fiducia sarebbe il caso che si dimettesse anche lui». Solo due consiglieri di maggioranza prendono la parola: Luca Morosin (Cittàinsieme) e Alessandra Patti (Fare civico), più volte interrotta dal pubblico. L'atmosfera è incandescente, il sindaco, fuori microfono, dà del «pagliaccio» a Rizzello. Con Rizzello si scusa il presidente del Consiglio Francesco Rizzante.

Ultimo aggiornamento: 12:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci