San Donà di Piave, 45enne cade dal terrazzo e si schianta sul cornicione: i vicini sentono le urla

Domenica 3 Marzo 2024 di Davide De Bortoli
San Donà di Piave, 45enne cade dal terrazzo e si schianta sul cornicione: i vicini sentono le urla. Ipotesi malore

SAN DONÀ - Cade dal terrazzo e si schianta sul cornicione che circonda il palazzo. È quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri ad un uomo di circa 45 anni di origine albanese che vive con i genitori nel condomino “Parco Rose” di via Giorgione a San Donà di Piave.

Non è chiaro quale sia stata la causa dell’incidente: un malessere o se stesse lavorando in casa quando è caduto dal terrazzo dell’appartamento al secondo piano, nella scala B. 

ALLARME

A dare l’allarme alle 18 circa è stato lo stesso malcapitato. I vicini lo avevano sentito mentre si lamentava per chiedere aiuto. Lo stesso malcapitato ha trovato la forza di telefonare ai soccorsi. Sul posto, infatti, sono intervenuti i Carabinieri, i sanitari e due squadre di Vigili del Fuoco di San Donà e Mestre. L’uomo è stato imbragato, caricato su una barella dai sanitari, portato a terra con un’autoscala dei pompieri che lo hanno tratto in salvo, e poi trasportato in ambulanza all’ospedale di San Donà. Le sue condizioni e le operazioni di salvataggio hanno creato grande apprensione. Capannelli di sandonatesi si sono formati in strada, anche perché a quell’ora via Giorgione era molto trafficata. Nel condominio, inoltre, abitano parecchie famiglie, la maggioranza di origine straniera, molto preoccupate. Poteva essere una tragedia se la sua caduta non fosse stata attutita dal cornicione. Alcuni inquilini del “Parco Rose” si sono affacciati dal proprio terrazzo seguendo le manovre di soccorso, altri sono scesi in strada. I vicini hanno spiegato che l’uomo è sposato e la coppia ha due figlie. Moglie e figlie, però, non vivono nella stessa abitazione. In passato, inoltre, l’uomo aveva creato qualche disagio all’interno del palazzo, alcuni litigi e purtroppo era stato coinvolto nell’accoltellamento di un connazionale. L’uomo, inoltre, non era in grado di spiegare perché e come fosse caduto dal terrazzino. Alcune ipotesi serpeggiavano tra gli inquilini del palazzo: un incidente, era scivolato, oppure il tentativo di entrare forzando gli infissi o ancora di uscire dall’abitazione senza essere notato? E si era temuto il peggio quando ci si è accorti che dall’appartamento non rispondeva nessuno, dopo le ripetute richieste dei Carabinieri di aprire la porta. Dall’interno nessuna risposta. L’apprensione saliva mentre gli inquilini, a turno, si affacciavano sulla scala o scendevano al pianterreno. Si è reso necessario, infatti, in un primo momento forzare la porta d’ingresso. Ma non è bastato il sopralluogo dei Carabinieri per accertarsi che l’alloggio fosse vuoto. All’interno l’alloggio si presentava in ordine, anche se la porta di una camera rimaneva chiusa. 

IL GIALLO

Il “giallo” si è svelato poco dopo le 19, quando sono arrivati i genitori anziani, ignari di quello che era accaduto. I due, appena usciti dall’ascensore con trolley e borsa, hanno trovato la porta spalancata con pompieri e Carabinieri nel loro appartamento. «La porta di questa camera è sempre chiusa?», hanno chiesto i militari, gli anziani hanno risposto di sì, venendo poi messi al corrente della disavventura del figlio. 

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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