Paura in città: tre ragazzi minacciati
con un coltello e rapinati al parco

Sabato 27 Dicembre 2014 di Monica Andolfatto
Il parco Albanese alla Bissuola (Photo Journalist)
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MESTRE - Li hanno avvicinati con la scusa di una sigaretta, e li hanno rapinati. Terrorizzandoli. Senza fermarsi nemmeno di fronte al fatto che si trattava di ragazzini, poco più che bambini. Vittime dell’aggressione avvenuta in pieno giorno, di pomeriggio, al parco della Bissuola a Mestre, tre quindicenni.



Stavano attraversano l’area verde in bici, l’antivigilia di Natale, verso le 15.30. Nessuno di loro si sarebbe mai immaginato di lì a poco di cadere in una vera e propria trappola, tesa forse all’ultimo momento. Come quando ti trovi a essere nel posto sbagliato al momento sbagliato. Già perché a un certo punto incrociano tre stranieri, con ogni probabilità magrebini, sui vent’anni che gli fanno un cenno come se volessero un’informazione. Uno, appunto, chiede se fumano. È solo uno stratagemma per farli fermare e tenerli in scacco. Tutto succede in un attimo.



Nella mano di uno degli sconosciuti compare un coltello con la lama lunga almeno una decina di centimetri. È l’arma utilizzata per minacciare e spaventare a morte i minorenni. «Dateci tutto quello che avete» è l’ordine perentorio impartito con voce ferma e asciutta. Uno dei quindicenni è persino costretto a consegnare anche il giubbotto di marca che indossa, di colore rosso e col collo di pelo, e il Samsung Galaxy che ha in tasca. Ma non è finita. I tre nordafricani pretendono e ottengono anche le biciclette: una da donna, uno da uomo e una mountain bike. Ed è su quelle che si allontanano pedalando come dei forsennati.
Ultimo aggiornamento: 16:20
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