CAMPONOGARA (VENEZIA) - Decine di persone che corrono avanti e indietro, prendendosi a calci e pugni, qualcuno anche tenendo in mano bastoni o, forse, bottiglie.
IL MOVENTE
Dalle vicinanze di un bar si sentivano urla e strepiti provenire da un nutrito gruppo di giovani che non si capiva bene se stessero festeggiando qualcosa o scambiandosi opinioni ad alta voce. Nulla di eccezionale, comunque. Succede mille volte senza che nessuno ne porti conseguenze. Ad un certo punto, però, verso le 18, succede qualcosa che i carabinieri dalla tenenza di Dolo, intervenuti sul posto, stanno ancora cercando di chiarire dalla poche frammentarie testimonianze. Tutto sarebbe partito dal litigio per un parcheggio sullo stallo riservato ai dei disabili.
L’incauto automobilista che aveva occupato il posto si è sentito rimproverare da qualcuno del gruppo che stazionava in zona. Una parola ha tirato l’altra ed è partita la rissa che avrebbe coinvolto una trentina di persone. Capire chi abbia iniziato e contro chi, come si siano formate le fazioni dei contendenti e se siano rimaste coinvolte persone che nulla c’entravano, è un lavoro ancora tutto da fare. L’unica certezza è che quando quella donna è finita a terra, forse per effetto di uno spintone, forse di una testata, il gruppo dei litiganti si è dileguato e la piazzetta, dapprima piena di gente che correva e si agitava, si è svuotata di colpo. In breve sono arrivati sul posto l’ambulanza del 118 e i carabinieri della tenenza di Dolo. I sanitari hanno portato al pronto soccorso, in codice verde iniziale, la donna, una 45enne.
LE INDAGINI
I militari hanno identificato e raccolto informazioni dalle pochissime persone ancora presenti che avrebbero detto di essersi limitate a difendersi da chi li aggrediva senza motivo. Il gruppetto che avrebbe contestato il parcheggio irregolare all’automobilista sarebbe, in gran parte, formato da giovani del luogo con frequentazioni “border line”. Insomma non dei “ragazzi modello” ma che, in questo caso, si sarebbero assunti il ruolo di difensori dei diritti delle persone più deboli. Sul posto, per rendersi conto di cosa fosse accaduto è arrivato anche il sindaco, Antonio Fusato. Ora tocca ai militari il complicato lavoro di ricostruzione dei fatti.