I vigili sparano: addestramento anti-nutrie al poligono di tiro

JESOLO -  La convenzione prevede la cattura delle nutrie attraverso gabbie o trappole, su richiesta dei Comuni che si rivolgono alla Città metropolitana per l'eliminazione dei roditori che danneggiano gli argini dei corsi d'acqua con le loro tane.
Ma nel frattempo la Polizia locale metropolitana si attrezza per un metodo decisamente più drastico, ovvero l'abbattimento delle nutrie con armi da fuoco.
Così alcuni giorni fa una determina dirigenziale ha approvato una convenzione con il tiro a volo di Cava Zuccherina, a Jesolo, per addestrare la Polizia provinciale all'uso delle armi a canna lunga. Per la formazione è previsto un costo di cinquemila euro.
Così il corpo, abitualmente deputato a controllare i cacciatori al rispetto delle norme della stagione venatoria, si addestreranno a loro volta a sparare alle nutrie nei casi in cui, per problemi di incolumità e sicurezza, non si possa procedere alla loro cattura con altri metodi.
A la guerre comme à la guerre, in sostanza, contro l'esercito di roditori che si è moltiplicato in tutta l'area metropolitana trovando nei corsi d'acqua un habitat ideale.
Con danni collaterali per le produzioni agricole, come denunciato ultimamente da Confagricoltura, nel lanciare l'allarme per le buche dei roditori che rischiano di far ribaltare i trattori e che fanno sgretolare gli argini di fiumi e canali per l'irrigazione.

EMERGENZA
Ma anche i Comuni sono preoccupati per il proliferare delle nutrie. Ultimo in ordine di tempo, il Comune di San Michele al tagliamento ha attivato la convenzione che chiama in causa la Città metropolitana per una ventina di interventi da fare nelle zone di Cesarolo e San Mauro, le più infestate dai roditori.
Solo nel Comune del Veneto orientale sono previsti una ventina di interventi. Un lavoro che giustifica la decisione di ricorrere all'addestramento del corpo di Polizia all'uso delle armi per abbattere le nutrie.