CEGGIA - A dare l'allarme, intorno alle 12.50, è stato il macchinista di un treno merci.
A quanto ricostruito dagli investigatori la morte del giovane, un 27enne di Ceggia, risalirebbe tra le 3 e le cinque del mattino. In questo frangente sarebbe stato investito da un altro convoglio, probabilmente un altro treno merci. Il macchinista non si sarebbe accorto di nulla e avrebbe proseguito la sua corsa. La polfer non è ancora riuscito a individuare con precisione di che treno si trattasse. In questa fase delle indagini non si esclude nulla e le ipotesi in ballo sono due: incidente o suicidio. Si aspetta anche l'esito dell'autopsia per capire se il giovane potesse aver avuto un malore, un mancamento o qualcosa che potrebbe avergli fatto perdere i sensi proprio in prossimità dei binari. Quel che fa propendere gli inquirenti per un atto volontario, però, è soprattutto la zona del ritrovamento: quello è un punto in mezzo al nullo, a cui non si riesce ad accedere con l'auto. Per raggiungerlo è necessario proseguire a piedi per un po' lungo la massicciata: chi arriva lì, insomma, deve volerlo.
Il giovane, come hanno appreso le forze dell'ordine, mancava da casa già da diverse ore: si cercherà di ricostruire anche la sua notte, per capire gli spostamenti e che cosa potesse averlo portato lì nel cuore della notte. L'unica attività nella zona è un agriturismo, il Maliso, ma il 27enne pare non fosse tra i clienti del locale lunedì sera.
I RILIEVI
Per permettere le indagini della polfer e i rilievi della scientifica, il traffico ferroviario è stato necessariamente rallentato. Gli effetti del blocco hanno riguardato dodici treni tra Intercity e Regionali, con un ritardo medio tra i 40 e i 70 minuti. Due treni Venezia-Portogruaro sono stati cancellati e altri quattro sono stati limitati a San Donà. La circolazione ha cominciato a riprendere regolarmente una volta terminati gli accertamenti di rito e svincolato il treno merci che aveva dato l'allarme, intorno alle 16.