MESTRE - Uno inseguito dall'ex ospedale al parco di villa Querini ha tentato di liberarsi della droga fingendo di fare la pipì. L'altro pendolare dalla sua abitazione di Treviso a via Piave, è stato svegliato di mattina presto dai polizotti che hanno suonato al campanello di casa: l'eroina ha cercato di infilarla nelle mutande.
Non è servito. A mettere le manette ai polsi di entrambi sono stati gli agenti del commissariato di Mestre nell'ambito di un servizio mirato al contrasto della criminalità in città. In cella, nell'ordine, sono finiti Mohammed Sakka, 29 anni, e Saber Isamil, 23 anni, entrambi tunisini.
Ultimo aggiornamento: 19:49
Non è servito. A mettere le manette ai polsi di entrambi sono stati gli agenti del commissariato di Mestre nell'ambito di un servizio mirato al contrasto della criminalità in città. In cella, nell'ordine, sono finiti Mohammed Sakka, 29 anni, e Saber Isamil, 23 anni, entrambi tunisini.
