MESTRE - I cartelli di divieto di sosta, da lunedì prossimo e fino al 30 novembre, sono già in fila lungo via Meucci. E la squadra di operai sta in questi giorni prendendo le misure per impacchettare la palazzina che, con il primo colpo di ruspa fissato per mercoledì prossimo, verrà rasa al suolo al termine della via, creando così un passaggio pedonale tra la zona della movida di corte Legrenzi (all'angolo con piazzale Donatori di sangue) e il Distretto M9 con il suo chiostro, cioé il "pezzo" più nuovo del centro di Mestre dove, però, sono davvero in pochi a passare. E, per "colorare" un po' la grande piazza coperta che in questi anni si è riempita solo durante eventi come il Festival della Politica e poco altro, è iniziata la posa di una particolare moquette colorata che punta a riprendere il tratto distintivo del Museo del Novecento, cioé le piastrelle multicolori che rivestono l'edificio progettato da Matthias Sauerbruch e Louisa Hutton nel 2010.
INTERVENTO A SORPRESA
Da tempo dall'M9 avevano annunciato l'apertura di un "varco" verso corte Legrenzi, oltre al passaggio laterale già esistente ma seminascosto e pressoché sconosciuto, stretto come un corridoio.
RINNOVAMENTO
La presentazione ufficiale del progetto di rinnovamento da parte della Fondazione Veneziae del Distretto M9 è stata fissata per mercoledì prossimo, 15 novembre, in concomitanza con l'avvio della demolizione vera e propria della palazzina (anche se già lunedì 13 verranno montate le impalcature e martedì arriveranno le ruspe e le altre attrezzature del cantiere. Di certo la Fondazione si terrà in tasca la "cubatura" dell'edificio che sarà abbattuto, per una possibile ricostruzione che, al momento, non è comunque nei progetti imminenti. Quello che è invece certo è che il passaggio che verrà creato sarà arredato e pavimentato per creare un vero e proprio "invito" a muoversi verso l'area M9. E qui, più o meno in concomitanza con la fine di questi lavori, riaprirà nella prima decade di dicembre lo stabile denominato "Cavallerizza", fino all'anno scorso occupato dal Caffé Diemme. Anche qui sono in corso le opere per adattarlo all'arrivo di "Ca' di Mat", il bar di Manuel Pintus che si trasferirà da via Brenta Vecchia affiancandosi alla "Corte dei Matti", l'altro locale di Pintus specializzato in cocktail, ma aperto solo dopo le 18 perché rivolto essenzialmente alle fasce più giovani.
In tutto questo, però, resta l'innegabile difficoltà di rivitalizzare anche l'interno del chiostro che un tempo ospitava almeno la libreria "Libro con gli stivali" e, sul lato di via Poerio, il negozio Legea di articoli sportivi. Locali rimasti ancora vuoti. Senza attività di richiamo difficilmente basterà la moquette colorata a creare movimento anche in questo gioiello creato grazie al progetto del Museo del Novecento, ma mercoledì prossimo dalla Fondazione dovrebbero arrivare anche novità in questo senso, per ora però tenute ancora top secret.