MESTRE - Risplendono i cinque diamanti nella fedina in oro bianco di taglio brillante, il gioiello custodito nell'oreficeria di Mario Romano in via Carducci che sarà donato alla mamma del primo nato del 2023 nel Comune di Venezia. È il prezioso numero 35, da quando nel 1989 è iniziata la collaborazione con il Gazzettino: una tradizione nata dal desiderio dell'orafo, da 65 anni a Mestre, di donare una veretta come un messaggio di vita. «Ormai è sempre più difficile mettere al mondo un figlio dice Romano - ed è giusto che i genitori più coraggiosi siano premiati».
Negli ultimi anni complicati dal Covid, per motivi sanitari la fedina dorata non è stata più consegnata subito alla mamma del primo nato, ma nei giorni successivi in negozio. «Il 1.
L'attività di Mario Romano iniziò nel 1922 a Smirne, in Turchia, proseguita poi negli anni 30 a Zara, in Dalmazia, ed a seguito dei noti avvenimenti nel 43 sfollato a Cupramontana nelle Marche. Arriva a Venezia nel 1946, dove il padre avvia un laboratorio di oreficeria e gioielleria. In questo periodo si inserisce Mario, che nel 57 apre a Mestre il suo laboratorio di gioielleria e orologeria e nel 1960 a Jesolo. Dal 1980 fa parte del gruppo Chiara, che ha conseguito il diploma di Maestro d'Arte Orafa nell'Istituto Statale d'Arte dei Carmini di Venezia.