Mestre. Viaggio tra degrado e tossici, dove i cittadini ormai preferiscono non uscire la sera

Domenica 9 Ottobre 2022 di Gianpaolo Bonzio
Mestre. Viaggio tra degrado e tossici, dove i cittadini ormai preferiscono non uscire la sera
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MESTRE - Gli ultimi, in ordine di tempo, a segnalare la paura quotidiana di chi vive tra via Piave e via Cappuccina sono stati i sindacalisti della Uil. In via Bembo hanno infatti scoperto che nel loro cortile interno si erano piazzati due tossicodipendenti con tutto l'armamentario necessario (e va aggiunto che nei mesi scorsi le vetrate dalla Uil erano state danneggiate).
Va detto che per parecchi mestrini queste scene sono all'ordine del giorno e ormai molti di loro, soprattutto di sera, preferiscono non uscire di casa.

E se lo fanno chiedono insistentemente che qualcuno li riporti vicino alla porta della loro abitazione.

Mestre, degrado e tossici

Per farsi un'idea della crisi la cosa migliore è fare un giro da quelle parti in bicicletta, visto che il passaggio in auto non aiuta molto. Verso le 21, quando è buio e le attività commerciali sono chiuse, è un susseguirsi di sbandati sulle varie laterali di via Piave. Piazzetta San Francesco, che iper la sua conformazione aveva tratti parigini, diventa una delle zone più ambite e le vetrate dei assicurano una certa rilassatezza lontano dal traffico. Anche altre laterali di via Cavallotti, quelle più riparate, vengono scelte per la dosa serale. Non va meglio a via Premuda, sede di sbandati tra i gradini dell'ex cinema Piave e altre uffici. Anche qui il vantaggio è che si tratti di una strada chiusa dove i controlli sono più rari. A fianco di queste postazioni si alimenta un traffico di spacciatori indaffarati nel servire frettolosamente i clienti soprattutto nei tratti centrali di via Piave. A quell'ora, anche se non è ancora tardi per una città di queste dimensioni, è praticamente impossibile che nascano altre forme di incontri ed è davvero sconsigliabile transitare tra i giardini e la chiesa di Santa Maria di Lourdes. Per chi invece si è perso la celebre pellicola Cristiana F. noi ragazzi dello zoo di Berlino, il passaggio obbligato è nel sottopasso che collega via Dante con Marghera. Qui, a differenza che in via Piave, la pericolosità c'è anche di giorno visto che siamo sotto la stazione ferroviaria. Da una parte c'è la pista ciclabile nel lato opposto, quello che dovrebbe servire per l'accesso ai binari, non è raro imbattersi in qualche tossicodipendente serenamente seduto con lo zainetto al fianco. Fuori, perché il traffico della droga è soprattutto fuori, un interminabile vociare di spacciatori che piazzano la loro merce e non si fanno scrupoli ad alzare la voce davanti a qualche cliente, diciamo, più parsimonioso. A completare il quadro c'è la recente denuncia di qualche genitore che ha segnalato alla redazione le ripetute rapine di cellulari ai danni dei figli. Ragazzi che hanno l'unica colpa di passare lungo le laterali di via Dante, magari dopo essere andati a trovare un amico o dopo una lezione di sport.

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Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 17:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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