MESTRE - É morto il dottor Roberto Moretti. Un infarto lo ha stroncato a 68 anni, mentre era in casa. Immediatamente soccorso, era stato portato all'Angelo, dove ha lavorato fino ad un paio di anni fa e dove si è spento ieri mattina. Roberto Moretti per anni è stato uno dei punti di riferimento dell'ospedale di Mestre, prima all'Umberto I e poi all'Angelo, ed è stato il primo in Italia ad impiantare équipe del professor Eligio Piccolo - un defibrillatore cardiaco automatico transvenoso.
Dotato di grande verve e di una coinvolgente vitalità, una volta in pensione si era messo a scrivere libri, gialli ironici, colmi di aneddoti chirurgici, incentrati sulla figura di un gruppetto di medici che riescono a risolvere intricati casi giudiziari.
Negli anni 80, Roberto Moretti, assieme a Vito Pagan aveva partecipato ad un paio di interventi chirurgici che erano entrati nella storia. Il primo quando i due chirurghi avevano operato Donato Agnoletto, rapito dalla banda di Felice Maniero e arrivato in ospedale con i polmoni trafitti dalle pallottole sparate da uno dei sequestratori; il secondo quando all'Umberto I avevano salvato la vita di Silvio Busato, gravemente ferito in una sparatoria con alcuni banditi sul cavalcavia di Marghera.
Appassionato del suo lavoro fino a mettere in secondo piano qualsiasi esigenza privata, alcuni pazienti li aveva seguiti giorno e notte, dormendo a fianco del loro letto, nella stessa stanza, rinunciando anche alle feste di Natale in famiglia. Lascia la moglie e un figlio.
I funerali di Roberto Moretti saranno celebrati venerdì prossimo, 2 dicembre, alle 11 nel duomo di San Lorenzo.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout