VENEZIA - (L. M.) "Ho un fortissimo mal di testa" ha confidato alla cameriera. Pochi istanti dopo si è accasciato: il Lido di Venezia piange la morte del "gigante buono", per tutti Andrea Colpo, albergatore che gestiva l'hotel "Cristallo" al Lido in Gran Viale.
Colpo aveva compiuto 50 anni soltanto da una decina di giorni: a provocargli l'emorragia cerebrale che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo è stata, molto probabilmente, una malformazione congenita che non sapeva di avere.
Socio anche della pensione Wildner in Riva degli Schiavoni aveva un cuore d'oro e grande come la sua stazza fisica che certo non poteva passare inosservata. Un omone, che della bontà ha fatto il suo tratto distintivo con cui, anche ieri, tutti lo ricordavano stringendosi alla famiglia e ai parenti più stretti. Tra le sue passioni, oltre alla tavola, c'era la pesca.
Andrea ha accusato un improvviso malore nella giornata di giovedì. I soccorsi sono stati molto veloci, anche se proprio la sua mole ha reso difficili le prime cure e il trasferimento in ambulanza con il supporto dei vigili del fuoco. Dopo il primo arresto cardiaco, l'albergatore è stato rianimato dal personale del "118" che lo ha stabilizzato e subito intubato. Le sue condizioni sono apparse fin da subito molto gravi: è stato ricoverato all'ospedale civile di Venezia, dove i medici hanno prestato tutte le cure possibili, ma nel pomeriggio la sua fibra ha ceduto e lui non ce l'ha fatta.
La notizia è stata subito accolta al Lido con sgomento e incredulità. Andrea, nato a Bologna ma da sempre veneziano, lascia la moglie, originaria di San Pietroburgo e due figli, Alessio ed Elena.