Zaia: «Pronto un piano nucleare». Dai veneti 2.592 case per i profughi ucraini. A tutti gli arrivati tampone e tessera sanitaria

Giovedì 10 Marzo 2022 di Redazione web
Luca Zaia in diretta oggi 10 marzo 2022
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VENEZIA - Luca Zaia torna in diretta oggi, 10 marzo 2022, per gli ultimi aggiornamenti su Covid e soprattutto sull'arrivo dei profughi in fuga dalla guerra in Ucraina.

Il presidente del Veneto ha aggiornato sui dati del Covid: sono in aumento i positivi, ma non cresce, anzi diminuisce, il numero dei ricoverati in ospedale. Sul fronte profughi aggiorna che ne sono arrivati ad oggi 2.500 e ha annunciato che verranno tutti sottoposti a  tampone e a tutti verrà offerta la possibilità di vaccinarsi in forma volontaria.

Disporanno inoltre di una tessera sanitaria per poter accedere alle cure. Sull'allarme di eventuali attacchi nucleari Zaia ha detto che il Veneto dispone già di un piano nucleare e anche delle famose pastiglie di Iodio. 

IL PIANO sanitario della Regione per i rifugiati - SCARICA IL PDF 

Il commissario per l'emergenza Covid in Veneto (ovvero Zaia) ha reso noto l'elenco degli Hub di primo livello. I livelli previsti sono 3, attualmente siamo al 1° livello cioè con meno di 4mila arrivi. 

BOLLETTINO

Torna ad alzarsi la curva dei contagi Covid in Veneto. Nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 4.613 (ieri erano 3.982), mentre le vittime sono state 7.  L'indice Rt resta però però sotto l'1, a 0,90. Il totale dei casi dall'inizio dell'epidemia è di 1.367.495, quello dei decessi 13.944. I soggetti positivi in isolamento tornano a crescere, 49.924 (+790).  Dati meno negativi arrivano dagli ospedali, dove sono 833 (-51) i malati ricoverati in area medica, e 71 (+4) quelli in terapia intensiva. Resta su numeri molto bassi la campagna vaccinale: 3.340 le somministrazioni effettuate ieri, delle quali 125 prime dosi.

BOLLETTINO DEI CONTAGI IN VENETO ---LEGGI

REPORT DELLE VACCINAZIONI IN VENETO---LEGGI

 

FASE ENDEMICA

«Speriamo che il 31 marzo si chiuda anche tutta la partita delle restrizioni oltre che dello stato emergenziale - dice Zaia - Il New York Times scrive oggi che in California si è passati dalla fase pandemica a quella endemica. Ormai il virus lo abbiamo a fianco, basta stare attenti».

PROFUGHI

Sono arrivati in Veneto ad oggi 2.500 profughi ucraini, ma il numero è in continuo aggiornamento. I tamponi effettuati sui profughi sono stati 2.306 di cui 47 positivi, pari al 2%.  La provincia che ne ha accolti di più è Treviso con 780, seguono Venezia 450 e Vicenza 430. «Ai profughi - dice Zaia - verranno date tessere sanitarie provvisorie per poter usufruire della sanità pubblica».  

NUOVE ORDINANZE

Pronte due nuove ordinanze che prevedono di fare i tamponi a tutti coloro che arrivano dall'Ucraina: ci saranno presidi sanitari in aereoporti e stazioni e verrà offerto ai profughi il vaccino in forma volontaria. Ci saranno hub dedicati a questo. «Chi entra sa che ha copertura sanitaria - spiega Zaia - sono state rilasciate 862 tessere provvisorie delle quali oltre il 40% sono a minori».

«Nel pomeriggio firmerò un'ordinanza omnicomprensiva per stabilire la gestione dei profughi dall'Ucraina secondo i vari scenari, a cominciare da 26 hub per intercettare i profughi in arrivo, oltre ai punti nelle stazioni delle maggiori città, mettendo la sanità e non solo in campo. L'ordinanza - dice Zaia - è la madre di questa emergenza e vede la messa in campo di sanitari di più specialità che vanno, per chi fugge da una guerra, dallo psicologo al pediatra, fino al mediatore culturale, in modo che chi arriva e non sa dove andare, trovi subito un presidio».

ALLOGGI

I veneti che hanno risposto all'appello della Regione sono stati numerosi e quindi finora hanno messo a disposizione 2.592 case per un totale di 5.600 posti letti. Nel conto corrente attivato dalla Regione Veneto per l'emergenza ucraina sono inoltre stati raccolti 291.000 euro attraverso 1.893 versamenti.

PIANO NUCLEARE

«Abbiamo pronto anche il Piano Nucleare - dice Zaia - e cerchiamo di superare la storia della pastiglia di Iodio. Abbiamo le centraline che tutti i giorni rilevano le radiazioni. Chiediamo che lo Iodio, sottoforma di pastiglia, che da noi è un farmaco, diventi un'integratore e venga distribuito a tutti. Se ci fosse un allarme nucleare daremo noi l'indicazione di assumere le pastiglie. I paesi che hanno le centrali nucleari hanno già la disponibilità delle pastiglie di Iodio».

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 16:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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