«Lorena uccisa da una gelosia recente e ingiustificata»

Domenica 12 Giugno 2022 di Marco Corazza e Nicola Munaro
I carabinieri davanti alla casa dove vivevano (e sono morti) Giuseppe Santarosa e Lorena Puppo.

VENEZIA - Giuseppe Santarosa aveva perso la serenità e la passione per i motori.

Forse era stata la morte del fratello, a febbraio, a far cambiare direzione a una vita che fino alle 14 di venerdì era una vita come tante. Forse era stata la gelosia della moglie Lorena Puppo che si faceva strada nella sua testa fino a spingerlo, alle 14 di venerdì, a prendere un cuscino, soffocarla, sedersi davanti a uno specchio e tagliarsi la gola con un taglierino nella loro casa in via Roma a Fossalta di Portogruaro. «Il movente è legato a una presunta gelosia sorta negli ultimi mesi da parte del marito, una gelosia ingiustificata e insensata. Si conoscevano sin da ragazzi, è stata una tragedia imprevista e imprevedibile. Una cosa assurda», queste le parole del procuratore di Pordenone, Raffaele Tito. Una versione che conferma come Giuseppe Santarosa, 55 anni, vigilantes alla San Marco Gas, nella zona di Noiari a Summaga di Portogruaro, abbia agito d’impeto. 


CELLULARI E TESTIMONI
Le ragioni di un gesto improvviso - mai c’erano state chiamate alle forze dell’ordine, mai i vicini avevano sentito litigi a voce alta - la procura di Pordenone e i carabinieri di Portogruaro le cercheranno nei cellulari della coppia e nelle testimonianze di chi li conosceva e stava loro vicino, partendo dal racconto di Claudia, la nipote di Giuseppe Santarosa. Non erano ancora le 15 di venerdì quando il cinquantacinquenne l’ha chiamata: «Vieni a Fossalta, ho fatto un grave sbaglio», le ha detto prima di suicidarsi, lasciandole anche la porta di casa aperta per farla entrare e per essere sicuro di venire trovato assieme a sua moglie. Una telefonata fondamentale per ricostruire il pomeriggio e provare a dare un movente al gesto: gli inquirenti vogliono capire se Santarosa abbia detto altro alla nipote venerdì, prima di riattaccare. Probabile, ed è un altro aspetto dell’inchiesta, che il vigilante si sia confidato con lei, in passato, raccontandole della sua gelosia vero Lorena, un aspetto che detto ai carabinieri ha indirizzato le indagini. La dinamica esatta, invece, arriverà dall’autopsia che verrà eseguita a inizio settimana dal medico legale Antonello Cirnelli: dall’esame dei due corpi si potrà anche capire se Lorena - 50 anni, dipendente di una ditta di pulizie - abbia provato a difendersi mentre il marito la soffocava nella camera da letto, o se invece sia stata presa di sorpresa nel sonno, al rientro da una spesa fatta insieme: ultimo capitolo di una vita di coppia fin lì più che abitudinaria.

IL CONCERTO DI VASCO
«Ultimamente era geloso di Lorena - racconta il cugino Andrea - L’ho scoperto purtroppo solo a tragedia avvenuta, confrontandoci tra parenti. Perché quella gelosia era assolutamente immotivata». Ma la perdita di serenità e il lento allontanarsi dalle officine erano il segno che qualcosa non era più come prima. «Non è mai stato violento, anzi - ricorda ancora Andrea - Giuseppe è sempre stato una persona disponibile e buona con tutti. Ricordo quando portava la mamma a casa mia per incontrare mia nonna e mi salutava con il sorriso sulle labbra. Anche per questo siamo tutti scioccati. Non riusciamo a capire come possa aver messo in pratica un pomeriggio così folle. Per noi parenti è indubbiamente un fulmine a ciel sereno. Certo, nelle ultime settimane era diverso ma non avremmo mai pensato che potesse arrivare a tanto». 
«Mi aveva detto che Lorena sarebbe andata al concerto di Vasco a Trento - spiega un amico meccanico con officina a San Michele al Tagliamento -. Ho compreso però che a lui non andasse molto. Già il fatto che me lo avesse detto era strano, perché Giuseppe è sempre stato riservato, non raccontava nulla della sua vita privata». E quelle notizie sparse a caso potevano essere anche la ricerca di una conferma.

INSIEME DA SEMPRE
«Lorena e Geppo vivevano l’uno per l’altra - dice Rosanna Chiandotto, titolare della “Pulicasa” di Levada di Concordia Sagittaria, amica della coppia e datrice di lavoro della cinquantenne -. Lorena lavorava con me da circa 25 anni è stata tra le prime assunte. Da lì è nata la nostra amicizia che poi si è allargata anche al marito». Originaria di Stiago di Fossalta di Portogruaro, Lorena aveva conosciuto da adolescente Giuseppe. «Per entrambi non ci sono state altre esperienze, sono da sempre una coppia», racconta Rosanna. Lorena non aveva mai conosciuto il padre, morto quando lei doveva ancora nascere. «Il papà stava lavorando, in una fabbrica di Pinzano al Tagliamento, quando accadde l’infortunio - spiega Rossana - era addetto a una pressa quando un pezzo di vetro schizzò via tagliandogli la giugulare». E poi l’ennesima conferma: «La gelosia di lui, qualora ci fosse stata, era assolutamente immotivata».
 

Ultimo aggiornamento: 13:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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