Jesolo gourmet sul mare all'hotel Casa Bianca: «Una stagione eccezionale»

Lunedì 20 Settembre 2021 di Claudio De Min
Jesolo gourmet sul mare all'hotel Casa Bianca
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JESOLO - Probabilmente il più bel ristorante sulla spiaggia di Jesolo. La concorrenza, in fatto di tavoli pieds dans l'eau, non manca (dalla Terrazza Parioli al Sorriso, tanto per citarne solo un paio, fra l'altro non troppo distanti) ma la bellezza liberty e senza tempo dell'hotel Casa Bianca è difficile da contrastare.

Specie adesso che una prima ristrutturazione (la seconda riguarderà la cucina, che sarà a vista, ed altre parti dell'albergo), ha migliorato ulteriormente il look, peraltro già non male di suo, dello spazio ristorante.


Senza contare i vantaggi pratici: «La nuova vetrata ci permette di lavorare meglio e in tranquillità, oltreché di programmare, anche quando il tempo non è dei migliori, il che, per fortuna, capita raramente». In più (questo lo diciamo noi) un rapporto qualità-prezzo assolutamente corretto, considerata la piacevolezza del luogo, la qualità dei piatti, il livello del servizio. Fra i lavori in programma nel prossimo autunno-inverno lo spostamento e ampliamento - della cucina, che diventerà a vista, e l'installazione dell'impianto di riscaldamento che permetterà di lavorare per più mesi: «L'idea è quella di stare aperti da marzo a dicembre. Vedremo se funzionerà. Io penso che pranzare guardando il mare sia affascinante anche in inverno, e non solo con il bel tempo», dice Federico Montagner che assieme al fratello Alberto coordina la sala e guida i clienti anche nella scelta del vino.
Sulla cucina il patron Mario Moretti Polegato (Mister Geox, tanto per capirci) e la famiglia Menazza, nome storico dell'accoglienza jesolana, hanno deciso di puntare con forza. A cominciare da Paolo Businaro, 48 anni, curriculum lunghissimo, molto estero, molta Venezia (Palazzina Grassi, Bistrot de Venise, Vecio Fritolin). I risultati si sono visti già al primo anno (peraltro complicato dal prolungato lockdown di primavera), ma l'estate 2021 è stata quella della consacrazione. Certo, in una stagione magica per tutto il litorale, con un'esplosione di presenze che ha ovviamente coinvolto anche la ristorazione, e Amarmio, così si chiama il ristorante, ha fatto la sua parte.


LA SQUADRA

Anche grazie ad un ulteriore lavoro sulla qualità, sia delle materie prime sia del personale: «Da giugno non abbiamo avuto una sola serata in tono minore, e ogni weekend siamo stati travolti dalle prenotazioni», spiega Federico. Merito anche di una squadra costruita stavolta con più tempo a disposizione: «In cucina siamo in otto, ho con me ragazzi giovani, quasi tutti veneti, e tutti bravi, alcuni addirittura sorprendenti, per talento, passione e volontà. Mi piacerebbe citarli, perché se lo meritano», dice Businaro. Eccoli: il sous chef Alessio Rigon, la pasticcera Giulia Carusi, poi Davide Galliani, Francesca Fantini, Giuseppe Astuti, Giulia Crocetta, Samuele Baratto. Più Iqbal, tuttofare bengalese, «un mio fedelissimo, da quando lavoravo a Palazzina Grassi», sorride Businaro. Così arrivano in tavola piatti golosi e belli, bene eseguiti anche nei momenti di maggiore pressione, con tempi di servizio adeguati, nonostante la linea di cucina sia tutt'altro che banale: «Si lavora settimana dopo settimana sulle primizie stagionali in arrivo, sul fresco e sul territorio». I piatti di maggiore successo? «Le linguine di Gragnano alla busara yellow, con uno straordinario pomodoro giallo, lo Spaghetto freddo con crema di champagne, gamberi rossi, scampi e caviale, l'Uovo 62 (con spuma di patata, parmigiano reggiano e caviale), lo Sashimi di tonno con patate, la Ventresca con la crema di carote, uno straordinario salmone della Nuova Zelanda che ci ha aiutato nei periodi di fermo pesca. Quest'anno, poi, l'arrivo di una brava pasticcera ci ha consentito un salto di qualità anche al momento del dessert». Montagner, invece, accende i riflettori su Andrei, il barman, ex Metropole a Venezia, mago dei cocktail (per l'aperitivo o il dopocena a due passi dal mare), ma anche su Martina, Maria Elena e Marco, la squadra di sala, altrettanto fondamentale per far funzionare la macchina. Se vi fosse venuta un po' di acquolina in bocca avete tempo fino al 9 ottobre (invece l'albergo chiude i battenti domenica prossima). In caso contrario arrivederci a primavera.

(demin.claudio@libero.it)

Ultimo aggiornamento: 17:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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