Jesolo. Imprese balneari, proroga di un anno per le concessioni. Il presidente di Unionmare: «È un'ipotesi, ma poi la gara»

Domenica 4 Dicembre 2022 di Giuseppe Babbo
Imprese balneari, proroga di un anno per le concessioni. Il presidente di Unionmare: «È un'ipotesi, ma poi la gara»
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JESOLO - Un anno dalle gare. Evidenze pubbliche sempre più vicine per le imprese balneari, ma spunta l'ipotesi di un'ulteriore proroga di un anno. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 2021, e in base alla legge sulla concorrenza approvata lo scorso agosto in parlamento, le concessioni scadranno il 31 dicembre 2023, dopodiché dovranno essere riassegnate tramite procedure selettive legate alla direttiva Bolkestein ma soprattutto con delle modalità indicate attraverso i decreti attuativi pronti entro il prossimo febbraio.

Visti i tempi stretti non è però esclusa un'ulteriore proroga di 12 mesi, da ottenere attraverso il prossimo decreto milleproroghe, che consente al Governo, e ai comuni, di avere più tempo per redigere i bandi di gara. «La voce degli ultimi giorni, spiega Alessandro Berton, presidente regionale di Unionmare - anche su richiesta dell'Anci, l'associazione che rappresenta i comuni, è quella di una proroga di un anno alla scadenza del 2023, per permettere agli enti locali di avere più tempo per organizzare i bandi di gara. E' un'ipotesi, vedremo se si concretizzerà, di certo la sostanza non cambia: si potrà anche aspettare altri 12 mesi ma poi occorrerà andare a gara e soprattutto farsi trovare pronti».

L'UNICA CERTEZZA

E su questo punto il presidente dei balneari veneti non ha alcun dubbio, perché se da una parte il Governo sta tentando un confronto con l'Unione europea per ottenere ulteriori proroghe, ad oggi i bandi pubblici per chioschi, stabilimenti e gestori di pedalò sono l'unica certezza. «Ed è da questo punto che dobbiamo partire prosegue Berton ben vengano eventuali nuove proroghe ma oggi sappiamo solo che dopo il 31 dicembre 2023 ci saranno le gare e per questo aspettiamo di conoscere i contenuti dei decreti attuativi del Governo che indicheranno i criteri che dovranno essere inseriti nelle gare. Per quanto ci riguarda la preoccupazione non manca ma, come abbiamo sempre detto, non ci tireremo indietro e affronteremo le gare con lo stesso spirito con cui abbiamo costruito le nostre imprese». Non a caso ad essere lanciato è l'ennesimo appello sui contenuti che dovranno avere i decreti attuativi: «La vera battaglia oggi è il riconoscimento della professionalità acquisita in questi anni conclude Berton e degli investimenti sostenuti nel corso dei decenni per arrivare alle imprese che tutti conosciamo. Abbiamo sempre pagato i canoni demaniali e abbiamo affrontato ogni situazione di criticità. Una settimana fa la mareggiata ha lasciato una lunga scia di danni sulle spiagge veneziane, ma tutto l'arenile è già stato messo in sicurezza dai privati che dovranno sostenere a loro spese anche il ripristino delle attrezzature, come sempre del resto. Tutto questo deve essere contenuto nei decreti attuativi, la vera battaglia oggi è questa».
 

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