Balneari in rivolta: «Venuta meno la fiducia nel Governo. La riforma va corretta»

Venerdì 11 Marzo 2022 di Enrico Garbin
Dal Veneto a Roma la protesta dei balneari

ROSOLINA - C'era una folta delegazione degli operatori balneari e turistici di Rosolina Mare alla manifestazione che si è tenuta in piazza Santi Apostoli a Roma. Un'iniziativa congiunta di Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti, supportata anche da una pluralità di altre associazioni e sigle come le locali Cob-Consorzio operatori balneari e Ascot che rappresenta 20 chilometri di costa da Chioggia a Rosolina Mare, per contestare la direzione in cui si sta muovendo il Governo per l'obbligata riforma delle concessioni demaniali marittime in attuazione della direttiva Bolkestein.

BASTA FIDUCIA
«È venuta meno la fiducia che avevamo concesso al Governo - spiega Ferdinando Ferro, presidente provinciale Fiba-Confesercenti e del Cob - non si sta tenendo conto degli investimenti fatti e della professionalità per gli eventuali indennizzi a seguito delle gare previste dall'1 gennaio 2024. Con nostro disappunto, le scelte che si stanno facendo sono diverse da quelle inizialmente decise e non viene offerta una risposta esaustiva al comparto balneare in grado di garantire il giusto equilibrio tra la tutela della concorrenza prevista dalla Bolkestein e la legittima tutela dei diritti degli operatori balneari. È incomprensibile come, dopo il confronto con le forze politiche, le nostre richieste non siano state minimamente prese in considerazione da parte della segreteria del presidente Draghi».

 

«Addirittura - prosegue Ferro -, rispetto alle bozze, è sparito il riconoscimento del valore commerciale delle aziende.

L'auspicio è che, anche sulla spinta di questa manifestazione di piazza, durante l'iter parlamentare di approvazione della riforma venga corretto il tiro. Abbiamo sempre detto di non essere contrari alle gare, ma nello scrivere il futuro delle concessioni demaniali deve essere garantito l'avviamento e la valorizzazione dell'esperienza professionale».

SETTORE UNITO
«La partecipazione è andata oltre le previsioni e dimostra quanto i concessionari siano uniti e determinati sull'attuazione di questa riforma - aggiunge Sebastiano Boscolo per l'Ascot e Sib-Confcommercio- difendiamo le nostre fatiche e le nostre aziende e speriamo che questa manifestazione spinga verso una riscrittura del provvedimento da parte del Parlamento. È stato presentato un documento che indica i dieci punti che rendono inaccettabile la proposta formulata dal Governo con l'emendamento al decreto legge Concorrenza. Ci conforta aver visto tanti rappresentanti politici disposti ad ascoltarci, ma abbiamo bisogno di vedere atti concreti, perché il tempo non è molto e l'incertezza che vivono gli operatori rischia di paralizzare un settore che è trainante per l'economia nazionale».
 

Ultimo aggiornamento: 12:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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