Hotel di Jesolo senza personale. «Gli stagionali rifiutano il lavoro, meglio aspettare l'aiuto di Stato»

Giovedì 20 Maggio 2021 di Giuseppe Babbo
Hotel di Jesolo senza personale. «Gli stagionali rifiutano il lavoro, meglio aspettare l'aiuto di Stato»
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JESOLO - «Molti stagionali rifiutano un lavoro perché in caso di assunzione perderebbero l'indennità annunciata dal governo». A dirlo è Hellen Grendene, portavoce degli invisibili, ovvero di quei lavoratori da più di un anno esclusi da ogni forma di aiuto dal governo.

Le sue sono parole sono pronunciate con una doppia dose di amarezza. Da una parte c'è quella il decreto Sostegni bis che viene continuamente rinviato e forse verrà approvato oggi dal Consiglio dei ministri, salvo soprese proprio assieme alle indennità per gli invisibili. Ma dall'altra c'è la constatazione che molti lavoratori, negli ultimi giorni, stanno rifiutando di firmare un contratto di lavoro, attendendo così di ricevere un aiuto statale. Ma in questo modo se nella costa gli imprenditori del turismo si scontrano con il solito problema della carenza di manodopera, ad emergere è anche un nuovo aspetto, ovvero il controsenso di chi rifiuta un lavoro aspettando l'aiuto dello stato. «Il decreto prevede un sostegno per chi è senza lavoro dice Grendene Dal momento in cui una persona firma un contratto di assunzione perde il diritto a ricevere il contributo statale, anche se ha passato gran parte dell'inverno senza aver lavorato e senza ricevere forme di aiuti. Sembra paradossale ma purtroppo è così. Sta accadendo un po' ovunque, anche nella nostra realtà. Noi però non ci siamo battuti per sostenere un semplice assistenzialismo, semmai difendiamo una cultura del lavoro: nel momento in cui una persona ha la possibilità di inserirsi nuovamente nel mondo del lavoro, dovrebbe essere scontato l'inizio dell'impiego, anche perché in questo modo probabilmente verrebbero liberate risorse per chi si trova in grave difficoltà economica».


HOTEL IN DIFFICOLTÀ
Come al solito i maggiori problemi si stanno registrando negli hotel, dove mancano un po' tutte le figure, dagli chef agli addetti alla reception, passando per le cameriere di sala e le governanti. Un problema annoso, che quest'anno si è acutizzato. «Non giustifico chi rifiuta un posto di lavoro e aspetta l'aiuto statale o perché magari ha ottenuto il reddito di cittadinanza prosegue la portavoce dei lavoratori Invisibili però va detto che esiste anche un altro problema, quello degli stipendi degli stagionali sempre più bassi, con contratti a forfait per compensare le ore di straordinario, i mancati riposi o il trattamento di fine rapporto. Se un lavoratore fa la conta delle ore mensili assieme al relativo guadagno e poi lo confronta con il bonus statale, inevitabilmente si fa delle domande e alla fine probabilmente rifiuta il lavoro. Gli imprenditori sono davvero preoccupati? Lo dimostrino con fatti concreti: sostengano percorsi di formazione e valorizzino il loro personale, anche con stipendi adeguati al carico di lavoro. Terminata la battaglia sui bonus mi auguro che il governo affronti anche la questione dei contratti degli stagionali. La questione del decreto Sostegni bis conclude Grendene si sta trascinando da tempo, sempre con maggiori riferimenti alle imprese e meno alle famiglie. Ci sono persone costrette a chiedere aiuto alle Caritas e ai servizi sociali dei comuni per mangiare. Come si può continuare a tergiversare? Spero davvero che le prossime ore siano decisive: ci sono lavoratori che hanno presentato domanda di aiuto da oltre 40 giorni e ancora non sanno se la loro istanza verrà accolta o meno».

Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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