VENEZIA - L’inflazione erode i risparmi anche dei veneziani: una stangata che nella nostra provincia ammonta a 1,3 miliardi di euro. I conti, realizzati dall’Ufficio studi della CGIA, partono dall’ipotesi che le famiglie della provincia lagunare abbiano mantenuto nel proprio istituto di credito gli stessi risparmi che avevano a inizio anno, ovvero 16,5 miliardi di euro. Pertanto, a causa della crescita dell’inflazione stimata per il 2022 all’8 per cento, la dimensione economica reale dei risparmi subisce una drastica decurtazione: 1,3 miliardi, per l’appunto. Certo, una piccolissima parte di questa perdita di potere di acquisto verrà compensata dall’aumento degli interessi sui depositi. Nonostante un riconoscimento di interessi positivi da parte delle banche ai propri correntisti, il conto da pagare alla fine è pesantissimo, soprattutto per le famiglie della fascia medio bassa. Il caro vita, infatti, sta crescendo esponenzialmente soprattutto a causa del caro bollette che nei prossimi mesi invernali sarà il vero incubo per tantissime famiglie.
Cosa ci aspetta
Il peggio però sta per arrivare: si chiama stagflazione ovvero la presenza in contemporanea di inflazione e crescita nulla dell'economia. Contrastare questa stagnazione del mercato è un'operazione complessa e non facile da applicare in misura importante almeno fino a quando non verrà "rivisto" il Patto di Stabilità a livello europeo. Il Presidente della CGIA Roberto Bottan spiega che «dovremo assolutamente sterilizzare i rincari delle bollette di energia elettrica e del gas che sono la causa di questo forte aumento dell’inflazione registrato in quest’ultimo anno.