Scontro sulla gestione, lascia l'Ad del nuovo museo M9: caccia al successore

Mercoledì 27 Febbraio 2019
Scontro sulla gestione, lascia l'Ad del nuovo museo M9: caccia al successore
Il museo inaugurato l'1 dicembre scorso, meno di 3 mesi dopo le prime dimissioni: Valerio Zingarelli, dal 2017 ad di Polymnia (società della Fondazione di Venezia che ha realizzato il Museo M9) si fa da parte in polemica con la futura governance decisa per la gestione delle sale ipertecnologiche che racchiude anche una parte commerciale, necessaria a sostenere un progetto sul quale sono stati investiti 110 milioni di euro.
«Si apre una fase nuova - spiega Giampietro Brunello, presidente della Fondazione (che sull'M9 ha puntato il 25% di tutto il suo capitale) - che si concretizzerà in un diverso modello di governance su cui le visioni dell'ing.  Zingarelli non sono del tutto coincidenti». Di fatto, la Fondazione ha deciso di costituire un'altra Fondazione museale alla quale conferire il complesso dell'M9, facendo così tornare Polymnia - che fino ad ora ha seguito direttamente l'intero progetto - ad essere solo il braccio operativo. Una Fondazione in cui ci saranno Brunello, la vicepresidente Maria Leddi Maiola, il direttore  Marco Biscione e lo stesso Zingarelli, che però si è chiamato fuori sia da questo incarico, sia da quello di ad di Polymnia a partire dal prossimo 15 marzo, giusto il tempo per predisporre il bilancio.
Tempi strettissimi, dunque, ma la ricerca di un successore sarebbe già stata avviata da qualche tempo «perché - riprende Brunello - Zingarelli mi aveva già detto nel novembre scorso che pensava di lasciare in primavera. Nomi? Non ce ne sono, né abbiamo preso impegni, ma ci siamo guardati in giro». L'impegno della Fondazione è di arrivare alla staffetta con Zingarelli entro il termine di metà marzo, e il presidente della Fondazione conterebbe di mantenere comunque una collaborazione con l'amministratore delegato uscente, vista la sua ultradecennale esperienza nelle tecnologie (Zingarelli ha lavorato con Vodafone, Fastweb, Rai ed è entrato nel cda di Raiway) che sono l'anima del museo del Novecento, interamente virtuale proprio grazie a schermi e piattaforme multimediali comandate dai visitatori. Da parte sua Zingarelli, dopo aver presentato le dimissioni con una dura e-mail nella quale sottolineava quella governance che non posso condividere, commenta: «Sono soddisfatto per aver realizzato un distretto nel cuore di Mestre che sta ricevendo commenti entusiastici. Ora altre significative iniziative professionali e personali mi attendono, ma continuerò a seguire le future attività di M9, anche se da lontano». Lontano da consulente esterno o da chi ha deciso di tagliare definitivamente i ponti è presto per dirlo.
Fulvio Fenzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 08:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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