MARTELLAGO - Case con la gente dentro e attività, furti e spaccate, faccia a faccia da brividi, sassaiole e inseguimenti. Altra sera di fuoco sul fronte criminalità, sabato, stavolta in via Ca’ Bembo, lunga strada tra i campi nella periferia di Maerne non nuova a raid e dove una banda di tre predoni ha seminato il terrore. Una serata che difficilmente potrà scordare anche l’ex consigliere comunale della Lega e provinciale Marino Lodoli, che i ladri, in tre e belli grossi, se li è trovati di fronte sotto casa e che ieri ha scoperto che erano passati pure nel suo vicino capannone. I malviventi infatti potrebbero aver iniziato il giro alle 21.30 proprio dall’opificio dell’Arte del Ferro dei fratelli Lodoli, al civico 84, già bersaglio sei anni fa di un furto da 20mila euro. Dopo aver tentato di forzare la porta, sono riusciti ad abbattere la vetrata antisfondamento alta quattro metri sul lato strada e una volta dentro hanno fatto incetta di “arnesi del mestiere”: ieri i titolari stavano ancora verificando cosa mancasse, ma di certo è sparita parecchia attrezzatura tra cui trapani e avvitatori.
DANNI
Oltre ai danni: il vetro costa migliaia di euro.
«Sono stati due minuti da non augurare a nessuno, ero a mani nude e loro, oltre a essere in tre e dei marcantoni, avevano (l’hanno perso nella fuga) almeno un cacciavite lungo 40 cm - racconta il 66enne imprenditore ed ex politico - Ma sono rimasto freddo e ho reagito con ciò che avevo, scagliando contro di loro i sassi che riuscivo a raccattare». Per fortuna i tre non l’hanno affrontato saltando anche qui la recinzione e scappando verso il Parco Laghetti, inseguiti dai figli di Lodoli. Ricerche, vane, proseguite anche dei carabinieri di Martellago, nel frattempo allertati e che hanno stazionato a lungo in zona sia per cercare di stanare i predoni sia per scongiurare ulteriori furti.