Furti a raffica nelle case, ex consigliere comunale fa fuggire i ladri lanciando sassi

Lunedì 30 Agosto 2021 di Nicola De Rossi
L'imprenditore ed ex consigliere comunale Marino Lodoli ha tirato sassi contro i ladri facendoli scappare
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MARTELLAGO - Case con la gente dentro e attività, furti e spaccate, faccia a faccia da brividi, sassaiole e inseguimenti. Altra sera di fuoco sul fronte criminalità, sabato, stavolta in via Ca’ Bembo, lunga strada tra i campi nella periferia di Maerne non nuova a raid e dove una banda di tre predoni ha seminato il terrore. Una serata che difficilmente potrà scordare anche l’ex consigliere comunale della Lega e provinciale Marino Lodoli, che i ladri, in tre e belli grossi, se li è trovati di fronte sotto casa e che ieri ha scoperto che erano passati pure nel suo vicino capannone. I malviventi infatti potrebbero aver iniziato il giro alle 21.30 proprio dall’opificio dell’Arte del Ferro dei fratelli Lodoli, al civico 84, già bersaglio sei anni fa di un furto da 20mila euro. Dopo aver tentato di forzare la porta, sono riusciti ad abbattere la vetrata antisfondamento alta quattro metri sul lato strada e una volta dentro hanno fatto incetta di “arnesi del mestiere”: ieri i titolari stavano ancora verificando cosa mancasse, ma di certo è sparita parecchia attrezzatura tra cui trapani e avvitatori.
 

DANNI
Oltre ai danni: il vetro costa migliaia di euro.

Quindi, i ladri sono passati alle abitazioni e ne hanno visitato più d’una, come una villetta a poche decine di metri dall’Arte del Ferro lungo la laterale per il Lago Blu. Si sono arrampicati al primo piano, hanno alzato la saracinesca di una finestra bloccandola con dei fermi, sono entrati e hanno messo a soqquadro la camera matrimoniale rubando una collana e un anello d’oro. La coppia che ci abita era in casa, il marito sotto la doccia e la moglie al piano terra davanti alla tv, ma se ne sono accorti troppo tardi, quando hanno sentito cigolare il cancello all’esterno e poi le urla di due vicini che li hanno scoperti mentre tentavano di entrare anche da loro. Ma la banda non ha desistito: alle 22.30 è tornata in azione, in un’abitazione poco più avanti sul lato opposto della via, ma il pastore tedesco di casa ha abbaiato, la proprietaria si è affacciata, li ha visti in giardino, si è messa a gridare “I ladri” e ha dato l’allarme nel vero senso della parola, attivandolo e facendo suonare la sirena per avvisare i vicini, che sono usciti. Da qui è iniziata la rocambolesca fuga dei tre, due dei quali alti sul metro e 90, sui 25-30 anni, a volto scoperto, con maglietta e pantaloncini corti. Hanno saltato la recinzione capitombolando nella proprietà del confinante e poi sono balzati nel cortile della villa di Lodoli che, mentre faceva il giro della casa per controllare, se li è ritrovati davanti, a tre metri di distanza.


«Sono stati due minuti da non augurare a nessuno, ero a mani nude e loro, oltre a essere in tre e dei marcantoni, avevano (l’hanno perso nella fuga) almeno un cacciavite lungo 40 cm - racconta il 66enne imprenditore ed ex politico - Ma sono rimasto freddo e ho reagito con ciò che avevo, scagliando contro di loro i sassi che riuscivo a raccattare». Per fortuna i tre non l’hanno affrontato saltando anche qui la recinzione e scappando verso il Parco Laghetti, inseguiti dai figli di Lodoli. Ricerche, vane, proseguite anche dei carabinieri di Martellago, nel frattempo allertati e che hanno stazionato a lungo in zona sia per cercare di stanare i predoni sia per scongiurare ulteriori furti.

Ultimo aggiornamento: 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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