«Curato bene»: il principe-banchiere
dona 120mila euro all'ospedale

Sabato 26 Aprile 2014 di Maurizio Dianese
Sebastiano Furstenberg, presidente di Banca Ifis
MESTRE - «Sarei potuto andare a Milano o a Lugano o in America, ma ho preferito venire a curarmi all'Angelo». Ecco la prova provata che la qualità paga. In tutti i sensi anche perchè Sebastiano Fürstenberg, mestrino da sempre, è figlio di Clara Agnelli, la sorella dell’Avvocato, una volta uscito dall’ospedale di Mestre non si è dimenticato dell’équipe del dottor Fausto Rigo. E, anzi, il principe Fürstenberg ha voluto smentire il famoso detto di Bettino Craxi, il quale sosteneva che la riconoscenza è una virtù che invecchia rapidamente. La riconoscenza di Fürstenberg invece vale un assegno di 120mila euro che la banca di cui è presidente, la Ifis, stacca per un progetto di ricerca e innovazione che sarà curato proprio dal reparto di Rigo.



Il progetto si chiama "Metti in Banca il tuo Cuore", ma non è la banca che chiede soldi, è invece l’istituto di credito che li eroga direttamente all’associazione Amici del cuore per promuovere la ricerca. Poi vedranno i medici del reparto di Cardiologia come utilizzare al meglio i quattrini, ma quei 120 mila euro dell’Ifis sono il segno evidente, tangibile, il più importante di tutti, della bravura dell’équipe di cardiologia di Mestre. Perché è pur vero che Sebastiano Fürstenberg, come dice lui stesso, avrebbe potuto farsi curare ovunque e se ha scelto l’Angelo è perché conosceva la bravura dei medici mestrini nell’utilizzo della tecnica degli stent ad assorbimento. Lo stent è una retina che viene piazzata dentro una arteria per allargarla in un punto in cui si sta chiudendo, impedendo così l’afflusso di sangue. L’ultimo grido negli interventi di angioplastica è infatti l’utilizzo di stent, come dire?, ecologici e cioè che durano un po’ e poi spariscono perché vengono riassorbiti, cioè "si sciolgono". Si è scoperto che è meglio utilizzare stent a riassorbimento perché, se si deve fare un ulteriore intervento di angioplastica - e purtroppo capita - il chirurgo non si trova a dover fare i conti con la retina fissata in precedenza, che potrebbe rendergli difficoltoso un ulteriore intervento.



Peraltro Fürstenberg non ha avuto alcun trattamento di favore, è stato assistito esattamente come tutti gli altri pazienti di cardiologia e la tecnica utilizzata è la stessa che viene usata per malati nelle sue medesime condizioni. Ma la tecnica non c’entra nulla con l’abilità nell’utilizzo della tecnica medesima da parte dei cardiologi di Mestre. Tant’è che il recupero del paziente è immediato. Questo spiega perché il principe-banchiere abbia convinto il consiglio di amministrazione di Ifis che è il caso di incoraggiare la ricerca in ambito cardiologico con la donazione di 120mila euro che nei prossimi giorni verranno incassati dalla presidente dell’associazione Amici del cuore, Marilena Lazzarini.
Ultimo aggiornamento: 27 Aprile, 10:20
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