Fossalta di Piave. Colpo grosso al postamat: prelevati 50mila euro con un dispositivo elettronico

Giovedì 29 Giugno 2023 di Fabrizio Cibin
Fossalta di Piave. Colpo grosso al postamat: prelevati 50mila euro con un dispositivo elettronico

FOSSALTA DI PIAVE - Colpo grosso al Postamat di via Mazzini: con la tecnica del “Black box” sarebbero riusciti a portarsi via 50mila euro.

Niente esplosivo, nessun boato e struttura danneggiata: un lavoro “pulito”, quello della banda che agito la notte scorsa allo sportello delle Poste di Fossalta, che ha permesso di correre pochi rischi, di ottenere il massimo risultato (anche perché nessuna banconota è stata danneggiata) e di non venire scoperti, almeno fino ad ora. Banda che, per inciso, potrebbe essere la stessa che, qualche giorno fa, ha agito al Postamat di Mareno Di Piave e, prima ancora, in quello di Caselle di Altivole e a Vittorio Veneto. Le modalità sono, infatti, sempre le stesse.

IL COLPO

La banda (non ci sono certezze, ma è facile immaginare che una simile azione sia stata studiata, orchestrata e messa in atto da più persone) è intervenuta probabilmente verso le 2 di notte, oscurando la telecamera per poi agire attraverso la tecnica del “Black box”. In pratica viene tolta la parte inferiore dello sportello, si collega un dispositivo attraverso cui ci si inserisce nel software del Postamat, neutralizzando i sistemi di sicurezza e ottenendo l’erogazione delle banconote. Senza nessun tipo di esplosivo, nessuno scoppio, nessun allarme tra i cittadini della zona. Una operazione silenziosa quanto efficace. Per quanto riguarda l’ammontare del bottino, al momento non ci sono conferme, ma non si esclude che si possa toccare, se non addirittura superare, i 50mila euro. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della Compagnia di San Donà di Piave, che stanno mettendo insieme tutti i tasselli del mosaico che paiono portare verso la direzione dei colpi in serie da parte della stessa banda. 
Qualche notte fa, infatti, e sempre alle 2 come a Fossalta, è stato preso di mira il Postamat di Mareno di Piave: prima è stata manomessa la videocamera, quindi sono intervenuti con la tecnica del “Black box”. Stessa cosa ad Altivole, sempre nella Marca Trevigiana: solo che questa volta sono stati costretti alla fuga per una distrazione che ha fatto scattare l’allarme.

Per quanto riguarda il Postamat di Fossalta di Piave, c’è un precedente che risale all’aprile del 2014. In questo caso i ladri, evidentemente ancora poco avvezzi alla tecnologia e più a loro agio con i metodi tradizionali, avevano tentato di fare saltare lo sportello. Solo che la cosa non era andata ugualmente bene, perché la cassaforte aveva resistito alla deflagrazione che aveva invece danneggiato seriamente la struttura. Danni che avevano costretto a chiudere l’ufficio postale per qualche giorno, con inevitabili disagi per i cittadini. 

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